SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVII LEGISLATURA --------------------


10a Commissione permanente
(INDUSTRIA, COMMERCIO, TURISMO)


**171ª seduta: mercoledì 30 settembre 2015, ore 14
172ª seduta: venerdì 2 ottobre 2015, ore 14,15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

IN SEDE CONSULTIVA

Esame, ai sensi dell'articolo 125-bis del Regolamento, del documento:
Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015 e connessi allegati - Relatrice alla Commissione FABBRI
(Parere alla 5a Commissione)
(Doc. LVII, n. 3-bis- Allegati I, II e III)
Esame. Parere favorevole con raccomandazioni


AFFARI ASSEGNATI

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, primo periodo, e per gli effetti di cui all'articolo 50, comma 2, del Regolamento, dell'affare:
Aggiornamento delle linee guida in materia di certificati bianchi - Relatore alla Commissione SCALIA
(n. 611)

ESAME DI ATTI PREPARATORI DELLA LEGISLAZIONE COMUNITARIA

I. Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario sottoposto al parere motivato sulla sussidiarietà:
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro per l'etichettatura dell'efficienza energetica e abroga la direttiva 2010/30/UE - Relatore alla Commissione Luigi MARINO
(Osservazioni della 3ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
(n. COM (2015) 341 definitivo)

II. Esame, ai sensi dell'articolo 144 del Regolamento, dell'atto comunitario:
Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni "Relazione sui progressi compiuti nel campo delle energie rinnovabili" (COM (2015) 293 definitivo)
(Pareri della 3ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
(n. 76)

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto:
Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative al decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102, di attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE - Relatore alla Commissione TOMASELLI
(Previe osservazioni della 1ª, della 5ª, della 13ª e della 14ª Commissione)
(Parere al Ministro per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, ai sensi dell'articolo 31, comma 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234 e dell'articolo 1 della legge 6 agosto 2013, n. 96)
(n. 201)
IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Paola PELINO ed altri. - Riordino delle competenze governative in materia di politiche spaziali e aerospaziali e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana
(Pareri della 1ª, della 4ª, della 5ª, della 8ª e della 14ª Commissione)
(1110)
2. BOCCHINO ed altri. - Istituzione del Comitato parlamentare per lo spazio Italian parliamentary Committee for Space
(Pareri della 1ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1410)
3. TOMASELLI ed altri. - Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale, nonché modifiche al decreto legislativo 4 giugno 2003, n. 128, concernente l'ordinamento dell'Agenzia spaziale italiana
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1544)
- Relatori alla Commissione Paola PELINO e TOMASELLI
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. DI BIAGIO ed altri. - Disciplina delle attività subacquee e iperbariche
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 3ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(320)
2. DE CRISTOFARO. - Disciplina delle attività subacquee e iperbariche
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 11ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1389)
- Relatore alla Commissione ASTORRE

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Dell'Orco ed altri; Benamati ed altri; Baruffi; Abrignani e Catia Polidori; Allasia ed altri; Minardo e di un disegno di legge di iniziativa popolare)
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 11ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1629)
2. CASTALDI ed altri. - Modifica all'articolo 3 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e altre disposizioni in materia di disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 11ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(762)
- e dei voti regionali nn. 18 e 21 ad essi attinenti
- Relatore alla Commissione ASTORRE
IV. Seguito dell'esame dei disegni di legge:
1. D'AMBROSIO LETTIERI. - Norme per la tutela dei consumatori rispetto ai rischi connessi con l'uso di contenitori di plastica contenenti alcool denaturato - Relatore alla Commissione CARIDI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(223)
2. Valeria FEDELI ed altri. - Istituzione del marchio "Italian Quality" per il rilancio del commercio estero e la tutela dei prodotti italiani - Relatore alla Commissione MUCCHETTI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1061)
- e delle petizioni nn. 145 e 759 ad esso attinenti

3. FALANGA. - Istituzione dell’ordine nazionale dei maître, sommelier e convivier d’hôtel - Relatrice alla Commissione PELINO
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 9ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1386)
4. Camilla FABBRI ed altri. - Misure per favorire la riconversione e la riqualificazione delle aree industriali dismesse - Relatori alla Commissione GIROTTO e SCALIA
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 13ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1836)


INTERROGAZIONE ALL’ORDINE DEL GIORNO


CARDINALI, GINETTI, ROSSI Gianluca, VALDINOSI, BIGNAMI, BENCINI, PEZZOPANE, FABBRI, FAVERO, AMATI, LIUZZI, SANTINI, DIRINDIN, GUERRIERI PALEOTTI, ORRU', ALBANO, LAI, PAGLIARI, GATTI, CIRINNA', CUCCA, RICCHIUTI, PUPPATO, ASTORRE, GOTOR- Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che a quanto risulta agli interroganti:

fino al 31 agosto 2016 è vigente il contratto di solidarietà, stipulato in base all'accordo dell'agosto 2014, in sede di Confindustria, tra la Nestlé e la RSU (rappresentanza sindacale unitaria) della Perugina, dopo che Nestlé italiana SpA, proprietaria del marchio, aveva dichiarato la presenza di 210 unità in esubero in fabbrica, determinata da una contrazione dei volumi produttivi;

considerato che:

negli ultimi tempi, si è registrata un'ulteriore, preoccupante riduzione della produzione che, nel 2015, per la prima volta da quando la Perugina è a San Sisto (Perugia), scenderà al di sotto delle 25.000 tonnellate;

presso la Perugina, un'azienda con oltre 100 anni di storia, da sempre, si è registrato in un determinato periodo dell'anno, per circa 3 mesi, una flessione dei volumi produttivi, gestita con accordi tra le parti (come ad esempio la pianificazione del piano ferie);

l'ulteriore e forte contrazione dei volumi produttivi registrata nell'ultimo anno ha ampliato in modo preoccupante la cosiddetta "curva bassa" produttiva;

la preoccupante situazione che si è venuta a determinare richiede l'urgente adozione di una nuova e più efficace strategia aziendale, che incida sul piano dell'innovazione, della ricerca e dello sviluppo e che consenta non solo di rafforzare i prodotti già esistenti, in modo particolare il "Bacio", prodotto must Perugina, che, grazie alla sua notorietà, può fare da traino per l'ingresso nei mercati esteri, ma anche di realizzare all'interno dello stesso stabilimento di Perugia nuove produzioni, volgendosi anche a settori meno legati alla stagionalità, come, per esempio, biscotti e caramelle;

considerato, inoltre, che:

negli ultimi tempi, i lavoranti a tempo indeterminato dello stabilimento Perugina di San Sisto Perugina hanno subito forti riduzione nel salario e quelli stagionali (circa 250) vedono sempre più compromesso il loro futuro lavorativo, visto che dal 1° settembre 2015 sono rientrati in fabbrica soltanto 25 lavoratori stagionali;

per non compromettere in modo definitivo la sopravvivenza stessa dell'azienda, è dunque necessario conoscere in tempi brevissimi quali siano le reali intenzioni della proprietà sul futuro della Perugina, dello stabilimento di San Sisto così come di tutti gli altri siti produttivi presenti sul territorio italiano, di fronte a scelte aziendali poco comprensibili e all'evidente calo nelle produzioni registrato in tutti gli stabilimenti presenti in Italia, che occupano complessivamente oltre 3.000 persone;

è necessario, inoltre, che la Nestlé, dichiari apertamente se ritiene ancora l'Italia un Paese in cui investire sulla produzione o solo un territorio dove commercializzare i propri prodotti,

si chiede di sapere:

se, alla luce dei fatti esposti, i Ministri in indirizzo non ritengano di dover intervenire con la massima sollecitudine presso la Nestlé Italia SpA per conoscere quali siano le scelte aziendali che tale multinazionale intende intraprendere riguardo allo stabilimento di San Sisto di Perugia e agli stabilimenti di sua proprietà presenti sul territorio italiano, posto che l'Italia rimanga un Paese strategico per la multinazionale;

quali azioni di propria competenza intendano intraprendere, affinché le scelte aziendali della Nestlé, a partire dallo stabilimento di San Sisto di Perugia, siano rivolte alla tutela della qualità delle produzioni, alle prospettive di crescita e alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, a fronte di dati tutt'altro che incoraggianti sui volumi della produzione.

(3-02201)