SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


229ª seduta: martedì 21 giugno 2011, ore 15,15
230ª seduta: mercoledì 22 giugno 2011, ore 15,30


ORDINE DEL GIORNO

MARTEDI'

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione.
Interrogazione svolta
MERCOLEDI'


IN SEDE REFERENTE

I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Stucchi ed altri; Barbieri ed altri; Schirru ed altri; Volontè e Delfino; Osvaldo Napoli e Carlucci; Prestigiacomo; Ciocchetti; Marinello ed altri; Grimoldi ed altri; Naccarato e Miotto; Caparini ed altri; Cazzola ed altri; Commercio e Lombardo; Pisicchio).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª e della 12ª Commissione)
(2206)

2. THALER AUSSERHOFER. - Disposizioni in materia di prepensionamento a favore dei familiari di portatori di handicap grave.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(107)
3. DE LILLO. - Modifica all'articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(147)

4. BUTTI. - Norme per il prepensionamento di genitori di disabili gravi.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(657)
- Relatore alla Commissione ZANOLETTI.

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Massimo GARAVAGLIA. - Norme in materia di bilancio dei sindacati e delle loro associazioni nonchè in materia di trattenute sindacali.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(1009)
2. GIULIANO ed altri. - Norme per la redazione e la pubblicazione del rendiconto annuale di esercizio dei sindacati e delle loro associazioni.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(1060)
3. TREU ed altri. - Norme per la redazione e la pubblicazione del rendiconto annuale di esercizio dei sindacati e delle loro associazioni.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1180)
4. PORETTI ed altri. - Disposizioni per l'attuazione dell'articolo 39 della Costituzione in materia di democrazia interna dei sindacati e norme in materia di finanziamenti pubblici e privati destinati ai medesimi soggetti. Delega al Governo per l'emanazione di un testo unico delle leggi concernenti l'organizzazione e il finanziamento dei sindacati.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(1685)
- e della petizione n. 237 ad essi attinente.
- Relatore alla Commissione ZANOLETTI.


III. Seguito dell'esame dei disegni di legge:

1. Misure straordinarie per il sostegno del reddito e per la tutela di determinate categorie di lavoratori (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Damiano ed altri; Miglioli ed altri; Miglioli ed altri; Bellanova ed altri; Letta ed altri; Donadi ed altri).- Relatore alla Commissione CASTRO.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 9ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(2147)
2. Deputato FOTI ed altri. - Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito (Approvato dalla Camera dei deputati).- Relatrice alla Commissione SPADONI URBANI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2514)

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Deputato LO PRESTI. - Esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell'iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta (Approvato dalla Camera dei deputati).
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(2417)
2. DELOGU ed altri. - Disposizioni in materia di esclusione dal trattamento pensionistico a favore dei superstiti di chiunque abbia cagionato con dolo la morte dell'assicurato o del pensionato.
(Pareri della 1ª e della 2ª Commissione)
(2082)
3. PINOTTI. - Disposizioni in materia di esclusione del coniuge uxoricida e degli altri familiari condannati per omicidio del pensionato o del lavoratore, dal diritto ai trattamenti pensionistici in favore dei superstiti.
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(2151)
4. SPADONI URBANI ed altri. - Disposizioni in materia di esclusione dell'uxoricida dal trattamento pensionistico di reversibilità.
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(2278)
- Relatore alla Commissione GIULIANO.

V. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. NEROZZI ed altri. - Norme sulle rappresentanze sindacali unitarie nei luoghi di lavoro, sulla rappresentatività sindacale e sull'efficacia dei contratti collettivi di lavoro.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 10ª Commissione)
(1337)

2. CARLINO ed altri. - Norme in materia di rappresentanze sindacali nei luoghi di lavoro, rappresentatività delle organizzazioni sindacali ed efficacia dei contratti collettivi di lavoro.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2435)
- Relatore alla Commissione GIULIANO.


VI. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. CASSON ed altri. - Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti ed ex esposti all'amianto e dei loro familiari, nonché delega al Governo per l'adozione del testo unico in materia di esposizione all'amianto.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 9ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(173)

2. CASSON ed altri. - Disposizioni per la tutela e il riconoscimento di benefici previdenziali in favore dei lavoratori esposti all'amianto.
(Pareri della 1ª, della 4ª, della 5ª, della 8ª, della 12ª, Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2141)
3. CASSON ed altri. - Misure in favore dei lavoratori esposti all'amianto.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2210)
4. BUGNANO ed altri. - Disposizioni a favore dei lavoratori e dei cittadini esposti all'amianto e dei loro familiari.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 4ª, della 5ª, della 6ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2573)
- Relatore alla Commissione CASTRO.


INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO
CARLINO e BELISARIO - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
l'azienda giapponese Yamaha, nell'ambito di un riassetto mondiale del gruppo, che prevede la chiusura di sette siti produttivi, ha deciso di fermare la linea di produzione nello stabilimento di Lesmo (Monza-Brianza), nel quale viene realizzato il modello «Teneré»;
il 26 ottobre 2009 i vertici di Yamaha Motor Italia hanno comunicato alle maestranze impiegate nello stabilimento di Gerno di Lesmo, senza concordare le modalità di divulgazione con i sindacati, la volontà di licenziare 66 dipendenti, oltre a due dirigenti nonché la chiusura dell'intero reparto produzione, attuando la procedura di licenziamento collettivo per i 19 dipendenti del settore commerciale e per i 47 operai della linea produttiva;
il 24 novembre 2009 la stampa locale ha diffuso la notizia del fallimento del tavolo di trattativa e concertazione tra azienda e sindacati, presso la sede dell'Unione industriali di Monza e Brianza, e la volontà espressa dalla Yamaha di non ricorrere alla cassa integrazione straordinaria proposta dalle sigle sindacali come alternativa al licenziamento di 66 dipendenti dello stabilimento di Gerno di Lesmo, ma, al contrario, di proseguire i propri progetti fino alla data dell'8 gennaio 2011, quando l'intera produzione nella zona brianzola sarebbe stata trasferita in Spagna e gli operai licenziati;
a seguito del fallimento della trattativa, il 16 dicembre 2009 quattro operai della Yamaha di Lesmo decisero di protestare platealmente occupando il tetto dello stabilimento brianzolo, per chiedere la cassa integrazione straordinaria;
il 7 gennaio 2010 viene firmato presso il Ministero un accordo tra Yamaha Motor Italia e sindacati con cui l'azienda si impegna a riconoscere la cassa integrazione straordinaria agli operai in esubero; l'accordo prevede un vincolo voluto dal Ministero: per poter rinnovare la cassa per altri 12 mesi, almeno il 30 per cento degli operai deve risultare ricollocato entro il primo anno;
a pochi giorni dalla scadenza del primo anno di cassa integrazione la soglia non risulta raggiunta e quindi il 10 dicembre 2010 si assiste alla definitiva chiusura delle trattative e al presidio dei cancelli di via Tinelli dal 13 dicembre 2010;
risulta agli interroganti che secondo il giudizio di alcuni esperti che avrebbero visionato il bilancio del 2009, apparirebbe ingiustificato il ridimensionamento dell'azienda e incomprensibile e sproporzionato un accantonamento economico di 9.671.000 euro, di cui 7.140.000 quale prudenziale quantificazione di oneri per rischi legali, nonché incentivi economici all'esodo, sostegno per il raggiungimento dei requisiti pensionistici, supporto per ricollocazione professionale, nonché il ripristino del sito;
associazioni sindacali e la Rappresentanza sindacale unitaria metalmeccanici hanno chiesto più volte spiegazioni ufficiali sulle suddette voci di bilancio, in particolare sull'accantonamento stridente con la cifra di 7.000.000 euro con cui si quantifica l'accordo sottoscritto dalle parti a carico dell'azienda, alla direzione aziendale di Yamaha Motor Italia senza ricevere risposte plausibili;
i lavoratori cassintegrati hanno chiesto all'azienda di ricevere un incentivo economico, attingendolo dal fondo di 7.140.000 euro previsto nel bilancio 2009 della casa motoristica nipponica e accantonati per far fronte agli esuberi;
l'azienda, con nota ufficiale inviata ai sindacati, ha risposto annunciando di aver presentato «la domanda per il rinnovo del secondo anno di CIGS per trenta lavoratori del settore industria - alcuni dei quali tra l'altro impiegati come lavoratori socialmente utili presso il Tribunale di Monza - mentre entrano in mobilità undici impiegati del settore commercio, come previsto nell'accordo stipulato con le rappresentanze sindacali il 7 gennaio 2010». Il comunicato della casa nipponica, inoltre, precisa che «il bilancio 2009 è stato redatto secondo corretti principi contabili, ma nonostante ciò si finge di non aver ricevuto tali spiegazioni al fine di alimentare ulteriori richieste (...) Yamaha Motor Italia ha ottemperato pienamente ai suoi impegni stabiliti nell'ambito dell'accordo, andando anzi oltre a quanto concordato. Le nostre energie e i nostri sforzi sono oggi rivolti al futuro e concentrati nel fronteggiare il periodo economico negativo»;
a fronte della cifra allocata in bilancio i lavoratori non hanno ricevuto nulla da Yamaha. I lavoratori in Cassa integrazione guadagni straordinaria hanno perso metà del proprio reddito e l'altra metà la ricevono dallo Stato, mentre Yamaha come incentivo all'esodo dei lavoratori aveva proposto l'importo di 1.000 euro, diventati poi 8.000 (grosso modo il costo di uno scooter);
ai sindacati, alla Rappresentanza sindacale unitaria metalmeccanici e ai lavoratori risulta che, a poca distanza dalla sede di Yamaha Motor Italia, appoggiandosi ad un terzista del settore, vengono prodotti, con lievi modifiche, dei motocicli Yamaha senza che venga impiegato in tale azienda nessun lavoratore cassintegrato, mentre nel suddetto accordo Yamaha sottoscriveva l'impegno vincolante di non più produrre o modificare moto in Italia,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo sia al corrente degli ultimi sviluppi della vicenda che colpisce i lavoratori dello stabilimento Yamaha di Lesmo;
se e quali iniziative intenda predisporre per lenire il disagio patito dai lavoratori cassintegrati;
se non ritenga opportuno indire, come nel gennaio 2010, un nuovo tavolo di trattativa tra azienda e sindacati, alla luce delle risorse di cui l'azienda dispone, per arrivare a un accordo economico che possa alleviare le sofferenze delle famiglie colpite dai licenziamenti.

3-02075