SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


52ª e 53ª seduta: mercoledì 4 febbraio 2009, ore 9 e 15,45



ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.
Interrogazioni svolte
IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:

LUSI ed altri. - Indennizzo del danno biologico nell'ambito dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Partito Democratico , ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento).- Relatore alla CommissioneCASTRO.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(998)
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Massimo GARAVAGLIA. - Norme in materia di bilancio dei sindacati e delle loro associazioni nonchè in materia di trattenute sindacali.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(1009)
2. GIULIANO ed altri. - Norme per la redazione e la pubblicazione del rendiconto annuale di esercizio dei sindacati e delle loro associazioni.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(1060)
3. TREU ed altri. - Norme per la redazione e la pubblicazione del rendiconto annuale di esercizio dei sindacati e delle loro associazioni.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione )
(1180)
- Relatore alla Commissione PICHETTO FRATIN.


III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. BASSOLI ed altri. - Misure per il riconoscimento di diritti alle persone sordocieche.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª, della 12ª e della 14ª Commissione)
(392)
2. COSTA. - Norme per il riconoscimento della sordocecità quale disabilità unica.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(550)
3. NESSA ed altri. - Riconoscimento dei diritti delle persone sordo - cieche.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 12ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(918)
- Relatrice alla Commissione BIONDELLI.


IV. Seguito dell'esame dei disegni di legge:

1. PETERLINI e PINZGER. - Modifiche al decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, in materia di disciplina delle forme pensionistiche complementari. - Relatore alla Commissione MORRA.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(36)
2. SANGALLI ed altri. - Misure per favorire lo sviluppo della managerialità nelle imprese del Mezzogiorno. - Relatore alla Commissione GIULIANO.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(682)

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO



ROILO , TREU , DONAGGIO , ADAMO , BAIO , FONTANA , NEROZZI , PASSONI , VIMERCATI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che:
il 20 novembre 2008 il Governo ha emanato alcuni decreti interministeriali con i quali le competenze dei Consigli di indirizzo e di vigilanza degli enti previdenziali ed assicurativi (INPS, INAIL, INPDAP, IPSEMA, ENPALS), rappresentativi di tutte le componenti del mondo del lavoro, sono state conferite ai Commissari straordinari degli enti stessi, ai quali sono già attribuiti i poteri degli organi di gestione;
a questo indirizzo del Governo ha fatto eccezione il decreto interministeriale del 24 ottobre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 276 del 25 novembre, che nel nominare il Commissario straordinario dell’Istituto Postelegrafonici (IPOST) ha contemporaneamente prorogato il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’istituto per “garantire la continuità dell’azione amministrativa dell’ente e le finalità pubbliche dallo stesso perseguite”;
dall'11 settembre, quindi, gli enti sono privi dei Consigli di indirizzo e vigilanza, che il legislatore ha voluto come garanti dell’operato degli organi di gestione;
si ritiene che tale situazione debba essere immediatamente rimossa, restituendo a tutti i rappresentanti del mondo del lavoro il ruolo essenziale che, come ricordato, il legislatore ha loro assegnato nel sistema previdenziale;
in questo quadro le parti sociali, lo scorso giugno, hanno presentato al Governo un avviso comune sulla riforma degli enti previdenziali ed assicurativi con il quale chiedevano, in qualità di principali finanziatori del sistema, di assumere un ruolo più incisivo nel controllo delle risorse, nella programmazione e nella verifica dei compiti istituzionali degli enti previdenziali ed assicurativi;
il tempo che è trascorso dalla scadenza degli organi ad oggi avrebbe potuto essere utilizzato, da un lato, per la costituzione dei Consigli di amministrazione, rendendo così pienamente operativa la gestione e, dall’altro, per sistematizzare, ad esempio, per quanto riguarda l’lNPS il ruolo dei Comitati provinciali, onde evitare la paralisi che potrebbe verificarsi dal 1° gennaio 2009, con un aumento esponenziale del contenzioso e con un conseguente aggravio di costi quantificabile in 40 milioni di euro ed un ulteriore intasamento al sistema giudiziario italiano;
al di là dei dubbi profili di legittimità dei decreti emanati dal Governo, rimane il fatto che il commissariamento dei Consigli di indirizzo e di vigilanza colpisce profondamente il sistema duale, cioè la distinzione fra chi opera nella gestione e chi ha il compito degli indirizzi strategici e della vigilanza. Tale principio, ormai affermato nel moderno diritto nazionale e comunitario, è anche quello verso cui, con grande attenzione, si sta rivolgendo anche nel nostro Paese il mondo dell’imprenditoria,
si chiede di sapere:
quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di chiarire i motivi che hanno portato al commissariamento dei Consigli di indirizzo e di vigilanza degli enti previdenziali ed assicurativi
(3-00455)


MARCUCCI , ROILO , BALDINI - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che
in assenza di una disciplina specifica che identifichi e tuteli la categoria degli operatori subacquei e iperbarici, ciascun segmento dell’attività industriale (edilizia, metalmeccanica, petrolchimica e didattico-turistica) utilizza, talora senza poter garantire una reale formazione, operatori in immersione, inquadrandoli contrattualmente nella propria disciplina e categoria;
tale carenza legislativa costringe gli imprenditori italiani che vogliano assumere operatori qualificati a rivolgersi a lavoratori stranieri dotati di brevetto “omologato” con costi molto superiori rispetto alla realtà economica italiana, vedendo così gravemente pregiudicata la competitività;
la recente tragica scomparsa del sommozzatore Alessandro Cuppini, avvenuta in prossimità di una diga sul fiume Brembo mentre eseguiva lavori subacquei per conto della ditta BraidoSub di Trento, impegnata nell’esecuzione di lavori su commissione di Enel S.p.A. rappresenta l’ennesima dolorosa conferma della necessità di dotare questo importante settore di norme specifiche sulla sicurezza dei lavoratori e sui requisiti strutturali e procedurali di cui le imprese debbano disporre per poter eseguire interventi di lavoro subacqueo con immersione umana,
si chiede di sapere quali provvedimenti, anche di natura normativa, il Ministro in indirizzo intenda adottare per tutelare in termini contrattuali e di sicurezza antinfortunistica gli operatori subacquei e iperbarici, nonché tutti i lavoratori e le aziende di questo settore.
(3-00466)

BLAZINA , PEGORER , PERTOLDI , ROILO - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. -
Premesso che:
il fenomeno delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro costituisce per il nostro Paese uno dei problemi più delicati da affrontare e da risolvere con somma urgenza;
desta allarme anche la situazione della sicurezza sul lavoro in Friuli-Venezia Giulia dove tra il 10 ed il 17 gennaio 2009 hanno tragicamente perso la vita tre operai;
in particolare, il 10 gennaio ha perso la vita Dusan Poldini, operaio di 37 anni straziato da una gru in movimento sulla banchina della ferriera di Servola (Trieste); successivamente, il 15 gennaio, a Premariacco (Udine), ha perso la vita Enrico Tami, autotrasportatore della ditta La.So.Le Est, impresa di produzione di elementi per sedie; ancora, in data 17 gennaio, ha perso la vita Mauro Burg, dipendente della Compagnia portuale di Monfalcone mentre svolgeva un lavoro da esterno presso la cartiera Burgo di Duino (Trieste);
considerato che tale drammatica escalation richiede l'attuazione di tutte le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro su tutto il territorio nazionale,
si chiede di sapere:
quali misure il Ministro in indirizzo abbia adottato o intenda adottare al fine di affrontare in modo risolutivo le cause che determinano in Friuli-Venezia Giulia come nelle altre regioni italiane un continuo aumento degli infortuni sul lavoro in generale e di quelli mortali in particolare;
se, nell'ambito delle proprie competenze, non ritenga opportuno predisporre ogni atto idoneo affinché le strutture preposte alla sicurezza sul lavoro - a livello regionale, provinciale e territoriale - realizzino un coordinamento delle attività ispettive, di prevenzione e sulla sicurezza del lavoro;
se, in generale, non ritenga opportuno dotare, sull'intero territorio nazionale, gli uffici dell'Ispettorato del lavoro, dei servizi per la sicurezza e le aziende sanitarie locali degli organici e dei finanziamenti necessari allo svolgimento dei compiti loro assegnati.
(3-00489)