SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA -------------------


4ª Commissione permanente
(DIFESA)


182ª seduta: mercoledì 9 febbraio 2011, ore 15,15
183ª seduta: giovedì 10 febbraio 2011, ore 9,15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione. Svolta

IN SEDE REFERENTE

I. Esame del disegno di legge:

RAMPONI. - Disposizioni in materia di adeguamento del trattamento economico del personale appartenente alle Forze armate con funzioni dirigenziali. - Relatore alla Commissione DE GREGORIO.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
Esame e rinvio (2489)


II. Seguito dell'esame dei disegni di legge:

1. RAMPONI. - Estensione dei benefici di cui alla legge 27 giugno 1991, n. 199, ai decorati al valor civile e ai loro congiunti. - Relatore alla Commissione DE GREGORIO.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(158)

2. RAMPONI ed altri. - Disposizioni in materia di riordino della disciplina del reclutamento, dello stato giuridico e dell'avanzamento del personale militare. - Relatore alla Commissione AMATO.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 7ª e della 12ª Commissione)
(2190)


III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. RAMPONI. - Disposizioni per l'inquadramento di alcune categorie di personale precario nei ruoli civili del Ministero della difesa.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1462)

2. RAMPONI. - Disposizioni per l'inquadramento dei lavoratori del Genio campale nei ruoli civili del Ministero della difesa.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 8ª Commissione)
(1470)

3. PEGORER ed altri. - Disposizioni per l'incremento della capacità funzionale dei gruppi del Genio campale delle Forze armate.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(1517)
- Relatore alla Commissione CARRARA.


INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO


PEGORER , SCANU , GASBARRI , PERTOLDI. - Al Ministro della difesa. - Premesso che:
secondo anticipazioni riportate dalla stampa, il vertice Nato di Lisbona del 19 e 20 novembre 2010, di cui si attende il documento conclusivo, avrebbe raggiunto un'intesa in merito alla fondamentale questione della sicurezza collettiva dei Paesi dell'Alleanza e, in particolare, in merito allo scudo anti-missile e al disarmo nucleare;
l'accordo sembrerebbe conciliare le diverse posizioni assunte, in particolare, dalla Francia e Gran Bretagna da una parte e la Germania dall'altra, concretizzando il progetto relativo allo scudo antimissile e confermando l'obiettivo di smantellare le testate nucleari substrategiche oggi presenti in Europa; secondo i termini dell'intesa, però, tale arsenale rimarrà fino a quando altri Paesi disporranno delle stesse armi;
se le anticipazioni venissero confermate, si avvalorerebbe la tesi, già circolata in precedenza, secondo cui le circa 200 testate nucleari non strategiche che gli Stati Uniti d'America oggi mantengono in cinque Paesi, Italia, Germania, Olanda, Belgio e Turchia, verrebbero concentrate nelle due basi Usa di Aviano in Italia e Incirlik in Turchia;
in conseguenza dell'accordo si determinerebbe un aumento del numero di testate nucleari già presenti nella base di Aviano in virtù dell'accordo Usa-Italia denominato Stone Ax, il che configurerebbe una misura grave e pericolosa per il nostro Paese, firmatario del Trattato di non proliferazione nucleare, e, in particolare, per la popolazione di Aviano e del Friuli-Venezia Giulia;
il Governo si troverebbe nella condizione di contraddire almeno in parte l'impegno assunto sia in Senato che alla Camera con due distinte mozioni che lo impegnavano a sostenere una progressiva riduzione delle stesse armi nucleari, nella prospettiva della loro eliminazione;
tale ipotesi ha già destato comprensibile preoccupazione nella popolazione residente nella zona di Aviano e nella regione nonché l'attenzione dello stesso Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia,
si chiede di sapere:
quali siano le conclusioni del vertice Nato di Lisbona in merito alla permanenza e all'eventuale ridislocazione delle armi nucleari presenti oggi in Europa, con particolare riferimento alla base Usa di Aviano;
quale sia stata la posizione sostenuta dal Governo sulla questione nel medesimo vertice Nato di Lisbona.
(3-01794)