SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)



209ª e 210ª seduta: mercoledì 16 marzo 2011, ore 9 e 15,45



ORDINE DEL GIORNO


ore 9


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.
interrogazioni svolte


ore 15,45

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO


Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 139-bis del Regolamento, dell'atto
Schema di regolamento ministeriale concernente modifiche al regolamento recante istituzione del Fondo di solidarietà per il sostegno del reddito, dell'occupazione e della riconversione e riqualificazione professionale del personale dipendente dalle imprese del credito. - Relatrice alla Commissione MARAVENTANO.
(Previe osservazioni della 5a Commissione)
(Parere al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell'articolo 2, comma 28, della legge 23 dicembre 1996, n. 662)
(n. 334)

IN SEDE DELIBERANTE

Seguito della discussione del disegno di legge:

Deputato STUCCHI ed altri. - Modifica all'articolo 1 della legge 3 dicembre 1962, n. 1712, concernente la composizione dei comitati consultivi provinciali presso l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione GIULIANO.
(Pareri della 1ª e della 5ª Commissione)
(2114)
IN SEDE REFERENTE


I. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Vittoria FRANCO ed altri. - Misure urgenti a sostegno della partecipazione delle donne alla vita economica e sociale nonché deleghe al Governo in materia di tutela della maternità delle lavoratrici autonome e di rispetto della parità di genere.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 7ª, della 8ª, della 10ª, della 12ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(784)
2. BUGNANO ed altri. - Misure urgenti volte a favorire l'integrazione della donna nel mercato del lavoro (Fatto proprio dal Gruppo parlamentare Italia dei Valori, ai sensi dell'articolo 79, comma 1, del Regolamento).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1405)
3. THALER AUSSERHOFER ed altri. - Modifiche all'articolo 1, comma 40, della legge 8 agosto 1995, n. 335, in materia di interventi a favore della donna lavoratrice.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 14ª Commissione)
(1718)

4. BIANCONI ed altri. - Disposizioni in materia di agevolazioni per la conciliazione dei tempi delle lavoratrici autonome appartenenti al settore dell'imprenditoria, del commercio, dell'artigianato e dell'agricoltura. - Relatore alla Commissione MORRA.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 9ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(1980)
- Relatore alla Commissione MORRA.


II. Seguito dell'esame dei disegni di legge:

1. Deputato LO PRESTI ed altri. - Modifica all'articolo 8 del decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103, concernente la misura del contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionale iscritti in albi ed elenchi (Approvato dalla Camera dei deputati).- Relatore alla Commissione ZANOLETTI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 9ª e della 12ª Commissione)
(2177)
2. Misure straordinarie per il sostegno del reddito e per la tutela di determinate categorie di lavoratori (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Damiano ed altri; Miglioli ed altri; Miglioli ed altri; Bellanova ed altri; Letta ed altri; Donadi ed altri).- Relatore alla Commissione CASTRO.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 9ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
(2147)
3. Deputato FOTI ed altri. - Interventi per agevolare la libera imprenditorialità e per il sostegno del reddito (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatrice alla Commissione SPADONI URBANI.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 12ª, della 13ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(2514)

III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Stucchi ed altri; Barbieri ed altri; Schirru ed altri; Volontè e Delfino; Osvaldo Napoli e Carlucci; Prestigiacomo; Ciocchetti; Marinello ed altri; Grimoldi ed altri; Naccarato e Miotto; Caparini ed altri; Cazzola ed altri; Commercio e Lombardo; Pisicchio).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª e della 12ª Commissione)
(2206)

2. THALER AUSSERHOFER. - Disposizioni in materia di prepensionamento a favore dei familiari di portatori di handicap grave.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(107)
3. DE LILLO. - Modifica all'articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(147)

4. BUTTI. - Norme per il prepensionamento di genitori di disabili gravi.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(657)
- Relatore alla Commissione PICHETTO FRATIN.

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Deputato LO PRESTI. - Esclusione dei familiari superstiti condannati per omicidio del pensionato o dell'iscritto a un ente di previdenza dal diritto alla pensione di reversibilità o indiretta (Approvato dalla Camera dei deputati).
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(2417)
2. DELOGU ed altri. - Disposizioni in materia di esclusione dal trattamento pensionistico a favore dei superstiti di chiunque abbia cagionato con dolo la morte dell'assicurato o del pensionato.
(Pareri della 1ª e della 2ª Commissione)
(2082)
3. PINOTTI. - Disposizioni in materia di esclusione del coniuge uxoricida e degli altri familiari condannati per omicidio del pensionato o del lavoratore, dal diritto ai trattamenti pensionistici in favore dei superstiti.
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(2151)
4. SPADONI URBANI ed altri. Disposizioni in materia di esclusione dell'uxoricida dal trattamento pensionistico di reversibilità.
(Pareri della 1ª, della 2ª e della 5ª Commissione)
(2278)
- Relatore alla Commissione GIULIANO.

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO



GARAVAGLIA Massimo -Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che:
è noto ormai da mesi a tutti i livelli istituzionali, il caso della Novaceta, importante realtà produttiva di Magenta (Milano), azienda leader nel campo del tessile e delle fibre di acetato;
la produzione di filo acetato, dopo varie interruzioni, si è fermata definitivamente un anno e mezzo fa, dopo numerosi cambi di proprietà e cessioni dei rami d'azienda, ed ha portato circa 200 operai in cassa integrazione;
nel 2009 una ventina di dipendenti ha presentato un esposto alla Procura di Milano, ipotizzando che la chiusura dell'impresa fosse stata pianificata da anni, per permettere speculazioni immobiliari, finora non avvenute perché il Comune non ha mai permesso il cambio di destinazione dell'area, vasta 220.000 metri quadrati;
in questi mesi, i diversi livelli istituzionali hanno chiesto ripetutamente alla proprietà di palesare il piano industriale per il rilancio della società stessa, oltre a fornire le adeguate garanzie che vi fossero acquirenti pronti a rilevare l'azienda;
risulta all'interrogante che ad oggi non sia stata presentata alcuna sorta di bussinnes plan e che addirittura la proprietà - che pare faccia capo a Giovanni Lettieri Presidente dell'Unione industriali di Napoli - con motivazioni assurde, abbia bloccato il pagamento del sussidio di cassa integrazione;
sono evidenti le ricadute negative di tale vergognosa iniziativa della proprietà aziendale, sia perché mette a repentaglio le già faticose trattative e sia soprattutto perché pone le famiglie dei lavoratori in una situazione davvero deficitaria,
si chiede di sapere se corrisponda al vero che l'azienda abbia bloccato il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori e, in caso di risposta affermativa, quali iniziative si intenda adottare affinché la proprietà ripristini il minimo sussidio vitale, peraltro previsto dagli accordi con gli enti locali, nonché per verificare l'effettiva esistenza del piano industriale.
(3-01436)


POLI BORTONE - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dell'economia e delle finanze e per i rapporti con le Regioni e per la coesione territoriale. -
Premesso che:
la Regione Puglia ha erogato alla NTC di Nardò (Lecce) un finanziamento sui fondi del programma operativo regionale (POR) Puglia 2000-2006, Mis. 4.18, con delibera della Giunta regionale n. 1754 del 28 novembre 2006 per un progetto che prevede, tra l'altro, l'assunzione di 50 persone;
la NTC svolge la sua attività attraverso le cooperative All service e Italian Job con contratto sino al dicembre 2011;
nonostante il finanziamento regionale, a metà dell'anno 2009 la NTC dichiarava lo stato di crisi, ponendo i lavoratori dipendenti in cassa integrazione guadagni (CIG) ed interrompendo il contratto con le citate due cooperative;
pertanto i lavoratori della cooperativa All service sono stati messi in CIG in deroga sino al 31 dicembre 2010 (con possibilità di proroga sino al 7 agosto 2011), quelli della cooperativa Italian Job hanno goduto dell'indennità solo fino ai primi mesi del 2010 e dall'ora sono privi di reddito;
il core business delle attività della NTC veniva in realtà svolto dalle citate cooperative con personale altamente specializzato (adibito alla guida dei prototipi delle auto) che veniva retribuito con circa 4 euro ad ora (tanto che è in piedi un ricorso inventato dalle cooperative presso il tribunale del lavoro),
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo possano verificare se il finanziamento regionale è stato regolarmente erogato, in che misura, con quali vincoli e, dunque, se qualcuno ha esercitato le funzioni di controllo sull'utilizzo del contributo erogato ed il rispetto dei vincoli;
se, rispetto a quanto sopra descritto, risulti legittimo il comportamento di NTC sia per la richiesta di CIG per i lavoratori dipendenti sia per l'interruzione dell'accordo sottoscritto con le due cooperative;
se l'Ispettorato del lavoro o la Guardia di finanza abbiano indagato sulla correttezza delle retribuzioni ai lavoratori delle cooperative in supporto alle loro funzioni realmente svolte;
se qualcuno abbia mai verificato se vi fossero situazioni di mobbing nei riguardi dei dipendenti delle cooperative che, a quanto risulta ai sindacati, sarebbero stati tenuti nelle condizioni di rischiare il posto di lavoro se non avessero eseguito le volontà della proprietà di NTC, e in particolare: le richieste di eseguire prove auto per settimane, di notte, senza possibilità alcuna di ristoro;
se non si debba riconoscere anche come rapporto di lavoro "diretto" quello svolto di fatto dai lavoratori delle cooperative, in quanto questi ultimi dichiarano che quando si recavano in altri stabilimenti per prove auto non potevano presentarsi come dipendenti delle cooperative bensì come dipendenti NTC;
se i Ministri in indirizzo intendano intervenire immediatamente, per quanto di loro competenza, per chiarire ogni aspetto della vicenda, soprattutto al fine di garantire la prosecuzione del lavoro (e la legalità del rapporto a tutti i lavoratori), in particolare ai lavoratori delle cooperative che risultano, indubbiamente, i più danneggiati.
(3-01632)

NEGRI, CECCANTI, NEROZZI - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dello sviluppo economico. -
Premesso che a quanto risulta agli interroganti tra il mese di settembre 2009 e il mese di settembre 2010 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha autorizzato l'utilizzo della cassa integrazione straordinaria a numerose aziende piemontesi (richiamate puntualmente in un documento trasmesso in allegato al presente atto di sindacato ispettivo che rimane acquisito agli atti del Senato);
rilevato che secondo quanto risulta dai dati dell'Unioncamere piemontese a fronte di 12.000 imprese cessate nel primo trimestre del 2010 ve ne sarebbero 10.000 nuove;
considerato che:
sulla base degli ultimi dati pubblicati dall'INPS, relativi ai mesi di gennaio-settembre, il 2010 fa registrare un totale di circa 140 milioni di ore autorizzate, a fronte dei 114 milioni del 2009 e dei 19,4 milioni del 2008. Facendo un calcolo delle ore teoriche lavorative del periodo, è come se 102.000 lavoratori e lavoratrici della regione Piemonte fossero stati completamente cancellati per questi 8 mesi;
il ricorso massiccio alla cassa integrazione non è stato sufficiente ad impedire un grosso incremento delle liste di mobilità e di disoccupazione più in generale: al 1° luglio 2010 si registravano 41.919 iscritti alle liste di mobilità, mentre al 1° luglio 2009 erano 33.547 e al 1° gennaio dello stesso anno 27.289,
si chiede di sapere:
se rispetto alle aziende beneficiarie della cassa integrazione straordinaria (richiamate nel citato documento trasmesso in allegato al presente atto di sindacato ispettivo) il Governo abbia potuto accertare la normalizzazione del processo produttivo ovvero se non ritenga di adottare ulteriori provvedimenti per tutelare i livelli occupazionali e il tessuto produttivo della regione Piemonte;
quali iniziative al livello nazionale e locale il Governo intenda promuovere per arginare la crisi economica che vive il mondo delle imprese e i gravi effetti di lungo periodo che avrà sotto il profilo occupazionale in Piemonte come nel resto del Paese.
(3-01667)