SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVI LEGISLATURA --------------------


11a Commissione permanente
(LAVORO, PREVIDENZA SOCIALE)


352ª seduta: martedì 9 ottobre 2012, ore 15,30
353ª seduta: mercoledì 10 ottobre 2012, ore 15


ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

I. Comunicazioni del Ministro del lavoro e delle politiche sociali sugli effetti dell'accorpamento degli enti previdenziali e sul nuovo modello di governancedell'INPS.

II. Interrogazioni.
Interrogazioni svolte
IN SEDE REFERENTE
I. Seguito dell'esame dei disegni di legge:

1. TREU ed altri. - Interventi a sostegno del pensionamento flessibile e della solidarietà intergenerazionale. - Relatore alla Commissione MORRA.
(Pareri della 5ª e della 6ª Commissione)
Seguito esame e rinvio(3181)

2. TOFANI ed altri. - Norme per favorire il miglioramento della sicurezza delle macchine e delle attrezzature di lavoro. - Relatore alla Commissione GIULIANO.
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
Seguito esame e rinvio(3400)


II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. TREU ed altri. - Misure a sostegno della ricollocazione dei lavoratori licenziati.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 10ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(3007)
2. ROILO. - Norme per favorire il reinserimento dei lavoratori espulsi precocemente dal mondo del lavoro.
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 6ª, della 10ª, della 14ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
(700)
3. VALENTINO. - Disposizioni in materia di ricollocazione dei disoccupati di lunga durata.
(Pareri della 1ª, della 5ª Commissione e della Commissione parlamentare per le questioni regionali)
Seguito esame congiunto e rinvio (1466)
- Relatrice alla Commissione DE LUCA.


III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Norme in favore dei lavoratori che assistono familiari gravemente disabili (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Stucchi ed altri; Barbieri ed altri; Schirru ed altri; Volontè e Delfino; Osvaldo Napoli e Carlucci; Prestigiacomo; Ciocchetti; Marinello ed altri; Grimoldi ed altri; Naccarato e Miotto; Caparini ed altri; Cazzola ed altri; Commercio e Lombardo; Pisicchio).
(Pareri della 1ª, della 5ª, della 6ª e della 12ª Commissione)
(2206)

2. THALER AUSSERHOFER. - Disposizioni in materia di prepensionamento a favore dei familiari di portatori di handicap grave.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(107)
3. DE LILLO. - Modifica all'articolo 42 del testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di prepensionamento dei genitori di portatori di handicap in condizioni di gravità.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(147)

4. BUTTI. - Norme per il prepensionamento di genitori di disabili gravi.
(Pareri della 1ª, della 5ª e della 12ª Commissione)
(657)
- Relatrice alla Commissione GHEDINI.

IV. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Nicola Molteni ed altri; Volontè ed altri; Narducci ed altri).
(Pareri della 1ª, della 3ª e della 5ª Commissione)
(3180)
2. BUTTI ed altri. - Modifiche agli articoli 1, 2, 3 e 4 della legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
(Pareri della 1ª, della 3ª e della 5ª Commissione)
(2112)
3. ZANETTA ed altri. - Disposizioni in materia di agevolazioni per i lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro nonché disposizioni in materia di esenzione dell'imposta sui redditi da lavoro dipendente.
(Pareri della 1ª, della 3ª, della 5ª e della 6ª Commissione)
(2137)
4. MICHELONI ed altri. - Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, in materia di trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori transfrontalieri in Svizzera e in Italia rimasti disoccupati a seguito di cessazione del rapporto di lavoro.
(Pareri della 1ª, della 3ª e della 5ª Commissione)
(2187)
5. RIZZI e PITTONI. - Modifiche alla legge 5 giugno 1997, n. 147, concernenti la durata dei trattamenti speciali di disoccupazione in favore dei lavoratori frontalieri italiani in Svizzera rimasti disoccupati a seguito della cessazione del rapporto di lavoro.
(Pareri della 1ª, della 3ª e della 5ª Commissione)
(2244)
- Relatrice alla Commissione SBARBATI.
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO

RANUCCI , FILIPPI Marco - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
SDA Express Courier è un corriere espresso specializzato per le consegne in Italia; dal 1998, fa parte del gruppo Poste italiane ed è il partner unico per la gestione logistica, distributiva, l'e-commerce e per la vendita a distanza; ha una forza lavoro di circa 3.000 unità, tra dipendenti e collaboratori, e 4.000 addetti alla distribuzione che collegano l'Italia quotidianamente;
la FILT-CGIL Roma-Lazio ha richiesto e ottenuto, dalla Direzione provinciale del lavoro, una verifica ispettiva, tuttora in corso, presso la SDA Express Courier SpA, per il persistere di gravi mancanze nelle applicazioni delle previsioni contrattuali nei confronti dei lavoratori che vengono utilizzati come addetti alle consegne/ritiri pacchi e plichi; tali lavoratori sono quasi sempre lavoratori in appalto, formalmente dipendenti o soci di società/cooperative, spesso fittizie, ai quali vengono imposte tariffe assurde ed inspiegabili a causa delle quali gli stessi lavoratori si trovano a loro volta costretti a non poter rispettare le norme di legge che regolano il settore;
il segretario regionale della FILT-CGIL Roma-Lazio ha ricevuto il 30 marzo 2012 dalla Direzione generale per l'attività ispettiva del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, una comunicazione dalla quale si evince che, nella prima parte della verifica ispettiva, su 252 lavoratori intervistati, al momento dell'accesso, 37 risultavano in nero;
il primo firmatario del presente atto di sindacato ispettivo ha già presentato in data 17 novembre 2011 l'interrogazione 4-06282 ancora in corso e quindi in attesa di risposta con il quale si chiedeva ai Ministri competenti quali iniziative intendevano adottare per verificare e porre fine alla deplorevole questione che vedeva negati e calpestati i diritti dei lavoratori coinvolti presso la SDA Express Courier SpA;
nel codice etico di Poste italiane si legge: "Poste Italiane, consapevole che l'etica nei comportamenti costituisce valore e condizione di successo, e che principi quali l'onestà, l'integrità morale, la trasparenza, l'affidabilità e il senso di responsabilità rappresentano la base fondamentale di tutte le attività che caratterizzano la sua mission, definisce (...) le linee guida a cui devono essere improntati i comportamenti nelle relazioni interne" e nei rapporti con l'esterno;
Poste italiane, inoltre, ha adottato il modello organizzativo previsto dal decreto legislativo n. 231 del 2001 che ha introdotto una nuova e aggiuntiva responsabilità degli enti per alcuni reati commessi materialmente da amministratori, rappresentanti o dipendenti nell'interesse o a vantaggio dell'ente medesimo;
considerato che, alla luce di quanto sopra, risulta bizzarro, a giudizio degli interroganti, che il gruppo Poste italiane abbia siglato e dato ampio rilievo pubblicitario all'accordo con l'Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps) relativo all'acquisto ed alla riscossione dei buoni lavoro presso gli uffici postali, da dove si evince, tra l'altro, l'impegno al contrasto del lavoro nero,
si chiede di sapere quali urgenti iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di fare chiarezza sulla vicenda deplorevole riguardante l'azienda SDA Express Courier SpA che vede la negazione dei diritti basilari dei lavoratori, oltre all'ipotesi di gravi reati tra cui evasione fiscale e contributiva.
(3-02791)

GHEDINI , BARBOLINI , BASTICO , BERTUZZI , MERCATALI , PIGNEDOLI , SANGALLI , SOLIANI , VITALI - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
gli eventi sismici che hanno interessato le Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto il 20 e 29 maggio 2012 hanno prodotto gravissimi danni alla popolazione, al patrimonio abitativo privato e al patrimonio produttivo delle zone interessate;
i gravi danneggiamenti alle abitazioni ed alle infrastrutture civili hanno determinato l'impossibilità di molti lavoratori di recarsi a lavoro in ragione delle proprie condizioni di grave disagio abitativo o di circostanze assimilabili determinate o riconducibili al sisma;
i crolli e i gravissimi danneggiamenti subiti dal patrimonio produttivo hanno determinato il blocco dell'attività di migliaia di imprese di ogni dimensione direttamente colpite o coinvolte in ragione della filiera cui appartengono;
fin dal primo momento le istituzioni locali, territoriali e regionali si sono attivate, insieme agli organismi statali deputati ed al Governo per mettere in campo immediate strategie per affrontare l'emergenza e garantire, contestualmente, sostegno alle condizioni di vita dei cittadini e garanzia di continuità per il lavoro e la produzione, con l'obiettivo di preservare l'occupazione ed il patrimonio produttivo dei territori colpiti;
considerato che:
secondo le stime presentate dal vice presidente di Confindustria per le politiche territoriali e presidente di Confindustria Emilia-Romagna, Gaetano Maccaferri, in audizione presso l'Ufficio di Presidenza della 10a Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) del Senato il 6 giugno 2012, nei territori colpiti sono insediate circa 35.000 imprese (dei settori industriale e terziario) con oltre 130.000 addetti, a cui occorre aggiungere le imprese e gli addetti del settore agricolo, anch'esso duramente colpito dal sisma. L'area produttiva direttamente colpita dal sisma produce oltre il 10 per cento del prodotto interno lordo (Pil) dell'Emilia-Romagna pari a circa 15 miliardi di euro annui (1 per cento del Pil nazionale). Il sisma ha colpito "punte di eccellenza" dell'industria italiana a livello internazionale (biomedicale, ceramica, agro-alimentare) e "anelli" fondamentali della catena di subfornitura di molte filiere produttive (meccanica);
in termini generali, va evidenziato il gravissimo impatto occupazionale nei territori colpiti sia nell'immediato sia in prospettiva: secondo le menzionate stime, risulta al momento prevedibile il ricorso agli ammortizzatori sociali per almeno 12-15.000 lavoratori per il solo settore industriale;
considerato inoltre che:
in coerenza rispetto a quanto emerso dal confronto tra istituzioni e parti sociali attivato immediatamente dopo il primo evento sismico, in data 25 maggio 2012, fra la Regione Emilia-Romagna, le Province di Bologna, Ferrara e Modena, le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, dei datori di lavoro, le organizzazioni professionali e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative è stato sottoscritto un "Protocollo d'intesa per interventi straordinari per ammortizzatori sociali causa evento sismico che ha interessato i territori delle Province di Bologna, Modena e Ferrara il giorno 20 maggio";
tale protocollo prevede l'attivazione di procedure semplificate ed accelerate per l'erogazione di trattamenti a sostegno del reddito, attraverso l'accesso agli ammortizzatori sociali ordinari ed in deroga, in favore dei lavoratori delle imprese che possono fruire della cassa integrazione guadagni ordinaria (ex legge 20 maggio 1975, n. 164, e legge 23 luglio 1991, n. 223), delle imprese che non possono accedere agli strumenti ordinari e che quindi possono ricorrere agli ammortizzatori in deroga con causale "evento sismico", delle imprese aderenti agli enti bilaterali attivi, dei lavoratori somministrati in missione presso aziende ubicate nei territori interessati dagli eventi sismici, dei lavoratori operanti in imprese non toccate dall'evento sismico impossibilitati a prestare la propria attività a causa di circostanze riconducibili all'evento stesso attraverso l'accesso alla Cassa integrazione in deroga;
rilevato che:
l'Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps), tra i soggetti coinvolti nella definizione del Protocollo, in qualità di soggetto cardine per l'attuazione delle procedure accelerate e semplificate per l'erogazione dei trattamenti di sostegno al reddito, non ha sottoscritto il Protocollo;
ulteriormente, l'Inps non ha provveduto ad emanare alcuna disposizione interna volta a porre in atto procedure idonee a realizzare le procedure accelerate e semplificate in parola finalizzate a garantire nell'immediato il sostegno al reddito dei lavoratori identificati;
di conseguenza, da parte di diversi soggetti operativi sul territorio colpito pervengono segnalazioni di difficoltà circa l'attivazione delle procedure e l'erogazione delle provvidenze economiche di sostegno al reddito dei lavoratori;
rilevato inoltre che:
in data 30 maggio 2012, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge n. 74 del 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 giugno 2012, recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012";
l'articolo 15 del suddetto decreto-legge 6 giugno 2012, n. 74, rubricato "Sostegno al reddito dei lavoratori", dispone l'accesso a detti interventi per i lavoratori del settore privato impossibilitati a prestare attività lavorativa a seguito degli eventi sismici, nei confronti dei quali non trovino applicazione le vigenti disposizioni in materia di interventi a sostegno del reddito, per i collaboratori coordinati e continuativi, per i titolari di rapporti di agenzia e di rappresentanza commerciale, per i lavoratori autonomi;
si conferma, pertanto, che per ogni altra categoria valgono gli strumenti ordinari ed in deroga di sostegno al reddito citati in premessa, ribadendo la necessità e l'urgenza dell'attuazione di procedure accelerate e semplificate,
si chiede di sapere:
quali interventi urgenti il Governo intenda porre in atto per attendere immediatamente alle necessità descritte;
se non ritenga il comportamento dell'INPS gravemente omissivo in ordine alle necessità di tutela del reddito dei lavoratori e di protezione della produzione poste dall'emergenza in corso;
in particolare, quali disposizioni ed ordini intenda impartire all'INPS per garantire, con procedure accelerate e semplificate, l'attivazione degli strumenti di sostegno al reddito ordinari nei confronti dei lavoratori destinatari delle misure citate in premessa.

(3-02923)