SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XV LEGISLATURA --------------------

6a Commissione permanente
(FINANZE E TESORO)


150ª seduta: martedì 15 gennaio 2008, ore 15,30
151ª e 152ª seduta: mercoledì 16 gennaio 2008, ore 9 e 15,30



ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni.


IN SEDE REFERENTE


I. Esame congiunto dei disegni di legge:

1. Disposizioni in materia di assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Fabbri ed altri; Campa; Delbono e Rossi Gasparrini)
(Pareri della 1a, della 4a, della 5a e della 11a Commissione)
(1940)
2. VEGAS. - Modifiche alla legge 27 dicembre 2002, n. 288, in materia di provvidenze in favore dei grandi invalidi.
(Pareri della 1a, della 4a, della 5ae della 11a Commissione)
(876)
3. DINI ed altri. - Assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare o dell'accompagnatore del servizio civile a favore dei grandi invalidi di guerra o per servizio.
(Pareri della 1a, della 4a e della 5a Commissione)
(1752)
- Relatore alla CommissionePEGORER.
Esame congiunto e rinvio
II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. BENVENUTO. - Istituzione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo e dei pagamenti dilazionati o differiti.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 10a, della 11a e della 14a Commissione)
(809)
2. COSTA. - Creazione di un sistema di prevenzione delle frodi nel settore del credito al consumo e dei pagamenti dilazionati o differiti.
(Pareri della 1a, della 2a, della 5a, della 10a, della 11a e della 14a Commissione)
(1283)
- Relatore alla Commissione BARBOLINI.


III. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:
1. BENVENUTO ed altri. - Disposizioni in materia di garanzia dello Stato sui crediti vantati da cittadini, enti ed imprese italiani per beni, lavori e servizi effettuati in Libia dal 1° gennaio 1970 al 28 ottobre 2002.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a e della 10a Commissione)
(934)
2. EUFEMI ed altri. - Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 10a e della 11a Commissione)
(1116)
3. COSTA. - Garanzia sovrana dello Stato per le aziende creditrici della Libia.
(Pareri della 1a, della 3a, della 5a, della 10a e della 11a Commissione)
(1284)
- Relatore alla Commissione EUFEMI.

INTERROGAZIONI ALL’ORDINE DEL GIORNO

        CURTO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Si chiede di conoscere:

            se corrisponda al vero la notizia secondo la quale, a fronte dei 17.204.000.000 euro stimati per rimborsare i contribuenti che dal 2003 al 2006 avevano impropriamente versato l’Iva sulle auto aziendali, l’esborso effettivo non supererebbe il miliardo di euro, in quanto solo poco più di 200.000 contribuenti sui due milioni e mezzo previsti, avrebbero inoltrato istanza di rimborso;
            ove ciò dovesse corrispondere al vero, se il Governo non ritenga di dover chiarire le cause di tale macroscopica errata valutazione, anche in rapporto agli effetti programmatori sulla legge finanziaria per il 2007;
            in conseguenza, se il Governo non ritenga o meno di dover utilizzare questo ulteriore ed ennesimo «tesoretto» in direzione dell’abbattimento del debito pubblico.


(3-01112)

        BENVENUTO e BARBOLINI. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Premesso che:

            come riportato da Emilio Bonicelli su «Il Sole-24 Ore» del 18 dicembre 2007, il giorno precedente si è svolto a Sassuolo (Modena) un convegno di Confindustria Ceramica (ex Assopiastrelle), nel corso del quale è stata energicamente lamentata l’inoperatività, a causa della mancata emanazione delle istruzioni applicative da parte della competente Agenzia fiscale, della nuova formulazione astrattamente valida dal 1º giugno 2007 dell’articolo 21, comma 13, del Testo unico sulle accise che – in attuazione dell’articolo 2, paragrafo 4, lettera b), della direttiva 2003/96/CE di ristrutturazione del quadro comunitario per la tassazione dei prodotti energetici – esclude dal campo di applicazione gli usi dei prodotti energetici, in particolare del gas metano, nella produzione ceramica;
            secondo l’industria ceramica, ciò comporta indebiti aggravi fiscali per 33 milioni di euro, con effetti esiziali in un mercato altamente competitivo, già vulnerato da parecchi fattori fra cui l’indebolimento del dollaro nel fondamentale mercato americano, tanto più che altri paesi europei nostri concorrenti hanno già regolarmente usufruito della nuova possibilità,
        si chiede di conoscere se la doglianza di Confindustria Ceramica sia fondata e, in caso affermativo, quali urgenti disposizioni si intendano adottare sul piano amministrativo, in applicazione della direttiva 2003/96/CE, circa la misura delle accise gravanti sul gas metano utilizzato nella produzione ceramica, che da tempo rappresenta stabilmente uno degli elementi trainanti del «
made in Italy».


(3-01133)

        BENVENUTO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Premesso che:

            sul quotidiano «La Stampa» di oggi 19 dicembre 2007 il noto e qualificato fiscalista Victor Uckmar, nella qualità di Presidente di Assofiduciaria, contesta energicamente il ruolo e il rango assegnati alle società fiduciarie – tipico istituto italiano creato nel lontano 1939, vigilato dal Ministero dello sviluppo economico e perfettamente compatibile con il mercato unico e l’ordinamento comunitario – dal nuovo decreto legislativo antiriciclaggio 21 novembre 2007, n. 231, attuativo della direttiva 2005/60/CEE;
            in particolare Uckmar sostiene che con la nuova normativa «la riservatezza tipica della nostra attività viene a cadere» (si tratta, come noto, di riservatezza valevole esclusivamente nei confronti dei soggetti privati, in quanto non sussiste mai nei confronti dell’amministrazione fiscale, della magistrature e delle altre pubbliche amministrazioni), talché «con le nuove regole i nostri clienti manderanno i soldi all’estero»;
            sono gli stessi motivi per i quali le Commissioni permanenti delle due Camere, nei pareri approvati all’unanimità rispettivamente il 10 e il 27 ottobre sullo schema del decreto, hanno invitato il Governo a rivedere la propria iniziale posizione riportando le società fiduciarie in prima fila nel contrasto al riciclaggio alla pari delle banche e delle imprese di investimento, così come era sempre stato fin dall’inizio della relativa disciplina nazionale del 1991;
            avendo rilevato che il testo licenziato dal Consiglio dei ministri del 16 novembre 2007 non aveva recepito i rilievi delle Commissioni parlamentari sulla base di motivazioni a suo giudizio inconsistenti e parzialmente erronee, l’interrogante, in qualità di Presidente della 6ª Commissione permanente (Finanze e tesoro) del Senato, ha ribadito il 21 novembre 2007 al Ministro in indirizzo le suddette ragioni;
        l’interrogante condivide le preoccupazioni espresse da Victor Uckmar, non solo per l’ordinato futuro del comparto delle società fiduciarie, ma anche per i più che possibili riflessi negativi sull’espatrio e sull’esterovestizione dei flussi finanziari generati in Italia,
            si chiede di conoscere se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire per riportare le società fiduciarie in prima linea nel contrasto al riciclaggio così come è sempre stato sin dal 1991, utilizzando la delega correttiva ancora aperta per diciotto mesi nonché – nel frattempo o in subordine – la facoltà conferitagli dall’articolo 26 dello stesso decreto legislativo 231/2007 di semplificare al massimo gli adempimenti per le società fiduciarie considerato il «basso rischio di riciclaggio» di tali soggetti, comprovato dall’esperienza di questi sedici anni.

(3-01138)