il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha improvvisamente disposto, quattro giorni prima della sua effettuazione, la sospensione del convegno di presentazione del Rapporto ISFOL 2002 e, allo stesso tempo, ha vietato la distribuzione del Rapporto medesimo; questa decisione, grave ed inusuale, motivata formalmente dalla volontà del Ministro di presenziare al convegno, risulta in realtà essere provocata da un passaggio del Rapporto nel quale, esaminando l’impatto delle diverse leggi sul mercato del lavoro, si esprime un giudizio critico sulla legge cosiddetta Bossi – Fini sull’immigrazione, riprendendo, tra l’altro, alcuni analoghi giudizi critici espressi da Confindustria; il Rapporto ISFOL è divenuto, da anni, un insostituibile strumento di analisi e di monitoraggio del sistema di formazione professionale nell’ambito delle politiche attive del lavoro ed un preciso punto di riferimento nell’attività delle istituzioni, degli enti e delle parti sociali che operano nel settore; l’ISFOL rappresenta un fondamentale strumento di ricerca, di monitoraggio e di proposta in campo formativo e delle connesse politiche del lavoro, a servizio dei diversi soggetti istituzionali e sociali impegnati nell’attività formativa; nel disegno di legge finanziaria per il 2003 era prevista la soppressione del finanziamento per l’attività corrente dell’Istituto (Tabella D) e successivamente, con un emendamento del relatore, detto finanziamento è stato reinserito in misura parziale, con una copertura del tutto precaria, costituita dai proventi dei videogiochi, si chiede di sapere: se si intenda bloccare la presentazione pubblica e la distribuzione del Rapporto ISFOL 2002; quali siano le reali intenzioni dello stesso Ministro circa il futuro delle pubblicazioni dell’ISFOL; come intenda far fronte alla carenza di risorse destinate al funzionamento dell’ISFOL, sensibilmente ridotte dalla legge finanziaria del 2003.