che il Ministero del lavoro, su mandato della Presidenza del Consiglio ed in seguito ad un accordo con gli altri Ministeri interessati, in data 12 gennaio 2000 ha stipulato un accordo con Alenia Marconi Systems spa – «Indirizzi di politica individuale nel comportamento della difesa» – con l’attivazione del tavolo di monitoraggio/osservatorio; che si sono rilevate fondate alcune preoccupazioni manifestate anche in passato con precedenti interrogazioni parlamentari (vedi 3-02263 e 3-02859 della XIII legislatura e l’ultima pubblicata il 27 settembre 2000); che il ritardo che si sta accumulando in merito alla mancata attuazione dell’accordo, è preoccupante, gli interroganti chiedono di conoscere: i motivi della mancata attuazione dell’accordo, in particolare, la mancata realizzazione del tavolo di monitoraggio interministeriale, quali azioni si intendano adottare per equilibrare lo strapotere della componente anglosassone, prevedendo la pari dignità e salvaguardia della forte tradizione nazionale.
il ruolo dell’Europa per il mantenimento della sicurezza e della pace è ormai divenuto ineludibile; è in corso la costruzione di una autonomia europea per la realizzazione di idonei sistemi, nel quadro degli impegni di Petersberg per supportare il ruolo suddetto; questa volontà si concretizza nei grandi progetti spaziali in corso: da Galileo, a GMES, allo sviluppo di lanciatori e satelliti autonomi; si aprono, quindi, grandi prospettive per l’industria del comparto e per gli enti di ricerca nazionali ed europei; se non ritengano di seguire da vicino le preoccupanti intenzioni manifestate dal Gruppo Telecom, quali: l’annunciata dismissione da parte della controllante della Società Telespazio con la motivazione che nel piano industriale le attività satellitari non rientrano nel core business di Telecom; l’evidente sottovalutazione, ai fini della sicurezza, del rischio che viene fatto correre al nostro Paese facendogli perdere un asset di grande rilevanza strategica nazionale ed europea, notoriamente posseduto da Telespazio e rappresentato dal centro di controllo satellitare del Fucino: punto focale della rete che provvede alla fase di messa in orbita e di controllo dei satelliti civili e militari lanciati dalla base spaziale di Kourou e da altre basi, svolge compiti di back up del sistema nazionale di comunicazioni riservate SICRAL e nodo essenziale di comunicazioni fisse e mobili, civili e commerciali (telefonia, video e dati); se il Governo non ritenga indispensabile: non disperdere le esperienze nazionali acquisite finora in campo spaziale; vigilare affinché l’azienda strategica Telespazio venga mantenuta in ambito nazionale; attivare le funzioni propositive, dirette e operative dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) come previsto dal suo Statuto e regolamento, anche allo scopo di potenziare un tale centro di eccellenza scientifica ed applicativa, che nel futuro potrà anche rappresentare certamente il braccio tecnico per le attività dell’Agenzia stessa.