Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficacia e l'efficienza del Servizio sanitario nazionale, nonché sulle cause dell'incendio sviluppatosi tra il 15 e il 16 dicembre 2001
nel comune di San Gregorio Magno
MARTEDI' 25 FEBBRAIO 2003
7a Seduta
Presidenza del Presidente
CARELLA


La seduta inizia alle ore 20,45.


Prima di dare inizio ai lavori, il PRESIDENTE rivolge un saluto di benvenuto al senatore Semeraro, chiamato a far parte della Commissione in sostituzione del senatore Demasi e a quest'ultimo indirizza un ringraziamento per il contributo apportato ai lavori.


SULLA PUBBLICITA' DEI LAVORI DELLA SEDUTA

Il PRESIDENTE informa che, per l'odierna seduta, sono state disposte, ai sensi dell'articolo 12, comma 1, del regolamento interno, la redazione e pubblicazione del resoconto stenografico, salva naturalmente l'ipotesi di passaggi in seduta segreta, di cui al successivo comma 4.

La Commissione prende atto.

Inchiesta sulle problematiche sottese al fenomeno del comparaggio: audizione del direttore Generale della Valutazione dei Medicinali e della Farmacovigilanza del Ministero della salute, dottor Nello Martini; audizione di un rappresentante della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri; audizione di un rappresentante dell'Associazione Italiana Informatori scientifici del farmaco.

La Commissione procede all'audizione del dottor Nello Martini.

Il PRESIDENTE ringrazia il dottor Martini per la disponibilità a corrispondere alle esigenze di approfondimento della Commissione sul fenomeno cosiddetto del comparaggio. A tale proposito, introducendo oggetto e finalità della presente audizione, il Presidente sottolinea che a prescindere dai recenti fatti di cronaca la Commissione aveva in precedenza deliberato di approfondire mediante un apposito gruppo di lavoro le problematiche concernenti la politica del farmaco, con particolare riferimento alla determinazione dei prezzi dei farmaci e alle caratteristiche della spesa farmaceutica. Tuttavia la gravità e l'estensione del fenomeno che vede coinvolti medici, farmacisti, informatori scientifici e ditte farmaceutiche ha indotto la Commissione ad affrontare immediatamente la problematica, in modo da trovare delle risposte, anche di carattere normativo che restituiscano fiducia al rapporto tra medici e cittadini e strutture del Servizio Sanitario Nazionale. Il Presidente invita quindi il dottor Martini a svolgere un'esposizione di carattere preliminare alla quale seguiranno i quesiti dei Commissari, chiedendo in particolare di fare riferimento alla questione della determinazione del prezzo del farmaco.

Il dottor MARTINI, richiamandosi alla documentazione testé consegnata alla Commissione, illustra le iniziative assunte dal Ministero della Salute per combattere il comparaggio nell'ambito delle prescrizioni farmaceutiche e per rafforzare la vigilanza e i controlli ispettivi in materia. Condividendo la preoccupazione espressa dal Presidente in merito alle ricadute fortemente negative sul rapporto intercorrente fra cittadini e Servizio Sanitario Nazionale, passa ad illustrare sinteticamente le modalità di formazione dei prezzi dei farmaci, sottolineando che i prezzi praticati in Italia si trovano in una fascia inferiore rispetto a quelli praticati in altri Paesi Europei. In proposito il prontuario farmaceutico nazionale (PFN) per il 2003 ha avviato una nuova modalità di fissazione dei prezzi che si basa sul criterio del costo-efficacia, in modo da recuperare il cosiddetto prezzo di rimborso.
Con riferimento alle iniziative adottate dal Ministero della Salute, il dottor Martini fa presente che è stata di recente istituita una Banca dati contro le frodi e i furti, attraverso la targatura di ogni singola confezione dei farmaci (al pari di una banconota), in modo da consentire di tracciare e di seguire l'iter di ogni singolo farmaco, dal produttore al grossista, dal farmacista allo smaltimento; dopo la fase sperimentale attualmente in corso, si ritiene che l'attuale Banca dati sarà completamente a regime entro i prossimi dodici mesi. Per quanto riguarda il controllo delle prescrizioni, mediante l'Osservatorio Nazionale sull'impiego dei Medicinali (OSMD) ogni mese vengono trasmesse ad ogni singola Regione, per i controlli di competenza, tutti i dati di prescrizione e di consumo di ogni singola Regione in confronto con le altre Regioni; dal data-base inviato mensilmente, la Regione viene posta in grado di elaborare i dati di consumo e di spesa di ogni singola Asl del proprio territorio di competenza. Tale sistema di controllo delle prescrizioni origina dalla trasmissione mensile alla Direzione Generale di tutte le ricette rilasciate dalle 16.000 farmacie aderenti alla FERDERFARMA e dalle 2.000 farmacie aderenti ad ASSOFARM.
Per il rafforzamento dell'informazione scientifica da parte del Ministero della Salute, il dottor Martini sottolinea, fra le iniziative più rilevanti: la stampa e l'invio ogni due mesi a tutti i medici (300.000) e a tutti i farmacisti (60.000) del Bollettino di Informazione sul Farmaco (BIF) con aggiornamenti sui nuovi medicinali, sulla farmacovigilanza e sulle decisioni della CUF; la redazione, la stampa e l'invio a tutti i medici, farmacisti ed infermieri del Nuovo Prontuario Farmaceutico 2003, con le informazioni su ogni farmaco erogato dal Servizio Sanitario Nazionale (classe terapeutica, principio attivo, nome commerciale, confezione, dosaggio, prezzo, presenza del generico); stampa, distribuzione ed invio della "Guida all'uso dei farmaci" riportante, per ciascuna confezione, dosaggio, indicazioni, controindicazioni, effetti collaterali ed avvertenze (inviata a tutti i medici e farmacisti nel 2002). Il dottor Martini sottolinea a tale proposito che l'obiettivo perseguito con le iniziative suesposte è di bilanciare l'informazione scientifica di carattere pubblico con quella proveniente dalle aziende produttrici.
Il Ministero sta poi adottando una serie di iniziative per un più rigoroso controllo dei convegni e dei congressi. Premesso che il congresso costituisce un patrimonio da salvaguardare, in quanto strumento per la comunità scientifica per lo scambio delle esperienze e per l'aggiornamento professionale, è necessario tuttavia garantire il contenuto-tecnico scientifico di tale momento, in modo da evitare il cosiddetto turismo scientifico. Fra le iniziative già adottate, il dottor Martini segnala in primo luogo la riduzione della defiscalizzazione delle spese dall'80 al 20 per cento, nonché il collegamento tra eventi scientifici e Educazione Continua in Medicina (E.C.M.), in modo che solo i congressi di riconosciuta valenza scientifica siano accreditati dal Servizio Sanitario Nazionale e possano usufruire dei crediti formativi.

Pongono quindi specifici quesiti sulle tematiche trattate il senatore FASOLINO, il quale sottolinea la necessità di interventi rigorosi di controllo sui convegni per prevenire e reprimere gli episodi di malcostume, la senatrice BOLDI, la quale rileva l'inadeguatezza del programma italiano di Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) e dello strumento operativo della Commissione nazionale per la Formazione continua, il senatore TATO', il quale fa riferimento alla situazione di disagio in cui versano le case farmaceutiche, propense a sospendere i congressi, il senatore ROTONDO che richiama l'attenzione sulle procedure per i brevetti e sui costi elevati per l'aggiornamento professionale, il senatore BATTAGLIA il quale rileva che un controllo efficiente delle prescrizioni dovrebbe evidenziare squilibri e anomalie della spesa farmaceutica, specie in determinate Regioni, il senatore SANZARELLO, il quale osserva che gli strumenti per la prevenzione delle disfunzioni risultano di più difficile applicazione rispetto agli strumenti di repressione, e da ultimo il senatore LONGHI, il quale si sofferma sul problema della pubblicità dei farmaci.
Infine il PRESIDENTE chiede al dottor Martini di chiarire come mai, nonostante il Ministero della Salute si sia dotato di un ampio strumentario informatico di controlli, i tanti episodi di malcostume e soprattutto gli illeciti sono però stati perseguiti solo grazie alle indagini avviate dalla Guardia di Finanza.

Il dottor MARTINI, fornendo i richiesti chiarimenti, ribadisce, con riferimento ai controlli sui convegni, che solo quelli per i quali sia riconosciuto, con esame nel merito, un elevato valore scientifico, acclarato dalla documentazione richiesta dalla normativa in materia, possono usufruire dei crediti formativi. Con riguardo poi alla questione della sospensione dell'attività congressuale, egli esprime l'avviso che tali decisioni dovrebbero essere correlate ai recenti episodi di corruzione. Per quanto riguarda poi le procedure per i brevetti, fa presente che sono stati conseguiti notevoli risparmi, di spesa e anche burocratici, mediante la copertura brevettuale del principio attivo. Dopo aver ribadito l'importanza dei controlli informatici incrociati per monitorare l'andamento della spesa farmaceutica e la correttezza delle prescrizioni, sottolinea altresì il fatto che tutte le Asl sono messe nelle condizioni di effettuare le verifiche in questione, in modo da attenzionare anche il trattamento epidemiologico. Quanto infine al problema della pubblicità dei farmaci, il dottor Martini osserva che esso non riguarda soltanto l'Italia perché una precisa direttiva europea, ma anche la normativa di carattere internazionale, permette la pubblicità dei farmaci da banco. Condivide infine l'osservazione secondo cui i controlli di carattere preventivo non solo sono difficoltosi ma non sempre sono efficaci e pertanto è preferibile intensificare direttive e rigore dei criteri in modo da realizzare controlli stringenti.
Rispondendo poi al quesito posto da ultimo dal Presidente, è innegabile che il pur sofisticato sistema di controllo del Ministero abbia mostrato in questa occasione dei limiti, che vanno ricercati soprattutto nelle modalità di effettuazione dei controlli a livello locale. Assicura comunque la personale disponibilità e quella dell'intera Direzione Generale, per fornire alla Commissione gli ulteriori approfondimenti che si rendessero necessari, soprattutto con riferimento alla problematica del comparaggio.

Il PRESIDENTE, ringrazia il dottor Nello Martini per il prezioso contributo apportato ai lavori e, dichiarando conclusa la sua audizione, lo congeda.

Viene quindi introdotto il dottor MELEDANDRI in rappresentanza della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.

Il presidente CARELLA introduce oggetto e finalità della presente audizione e invita il dottor Meledandri a svolgere un'esposizione di carattere preliminare sul tema dell'inchiesta.

Il dottor MELEDANDRI, premessa una ferma condanna di tutti i casi di malcostume che si sono di recente verificati, fa presente che nonostante le regole di deontologia professionale siano contenute nei codici, la repressione degli illeciti può scaturire solo da segnalazioni specifiche. Ricorda quindi che lo strumentario dei lettori ottici per i ricettari e i farmaci è stato introdotto proprio per monitorare l'attività prescrittiva e l'andamento del consumo dei farmaci, confidando naturalmente sulla capacità di controllo da parte delle Asl. Fa poi presente che il perseguimento di comportamenti contrari alla deontologia professionale, e quindi lo stesso procedimento disciplinare, viene condizionato dalla concomitante attività d'inchiesta della Magistratura, la cui pronuncia, alla fine del procedimento penale, in taluni casi ha vanificato la misura disciplinare stabilita dall'Ordine.

Il PRESIDENTE osserva che il meccanismo di controllo disciplinare appare di carattere meramente virtuale, mentre il senatore BATTAGLIA, il senatore LONGHI nonché la senatrice BOLDI chiedono ulteriori precisazioni sui provvedimenti disciplinari e sul sistema dei controlli; infine il senatore SANZARELLO auspica una maggiore attività d'informazione dell'Ordine nei confronti dei medici, con riferimento alla possibilità o meno di accettare la vasta gamma di gadgets che le ditte farmaceutiche offrono.

Il dottor MELEDANDRI assicura che invierà alla Commissione una documentazione dettagliata sui procedimenti disciplinari finora avviati. Rispondendo agli altri quesiti posti, ribadisce che al di là dell'attività di controllo che può esercitare l'Ordine, il manifestarsi o meno di ipotesi di malcostume dipende essenzialmente dal rigore morale e dalla professionalità dei medici stessi, i quali oltre al proprio bagaglio culturale sono chiamati anche a rispettare il giuramento di Ippocrate e il Codice Deontologico. Non si può poi non riconoscere che grande parte di responsabilità scaturisce dal comportamento delle case farmaceutiche.

Il presidente CARELLA, dopo aver espresso perplessità circa la proposta del Presidente dell'Ordine di Napoli, dottor Giuseppe Del Barone, di sospendere i contatti con gli informatori scientifici, ringrazia il dottor Meledandri per la sua disponibilità e dichiarando conclusa la sua audizione, lo congeda.

Viene quindi introdotto il dottor Angelo DE RITA, presidente dell'Associazione Italiana Informatori Scientifici del farmaco.

Il Presidente introduce oggetto e finalità della presente audizione e invita il dottor de Rita a soffermarsi sulle indicazioni propositive utili per l'attività d'inchiesta.

Il dottor DE RITA ringrazia la Commissione per l'invito ricevuto e, passando ai temi dell'audizione, esprime profondo sconforto per le recenti vicende che hanno coinvolto gli informatori scientifici del farmaco, che sono stati messi all'indice in modo molto sommario, al di là dei fatti specifici. Esprime infatti l'avviso che l'informatore scientifico del farmaco sia vittima di un sistema in cui non sono infrequenti gli episodi di malasanità; va invece ricordato che proprio la categoria degli informatori scientifici del farmaco ha contribuito in maniera decisiva all'emanazione dell'attuale normativa, la cui violazione, da parte di taluni operatori, è diretta conseguenza dell'assenza o dell'inefficacia dei controlli, in particolare spettanti al Ministero della Salute. A tale proposito sottolinea che una notevole percentuale di informatori scientifici del farmaco è risultato non essere in possesso dei titoli di studio abilitanti; un'altra rilevante percentuale non gode di un regolare contratto, ma nonostante ciò i controlli del Ministero non hanno mai messo in evidenza le citate inottemperanze.
Il dottor de Rita rende poi noto che le aziende farmaceutiche si avvalgono, a volte indirettamente, dei risultati delle indagini di mercato che talune società ad hoc svolgono in taluni casi autonomamente, in altri casi su input di determinate aziende. Entrando poi nel dettaglio nella questione della trasmissione delle informazioni alle ditte farmaceutiche circa l'indice di prescrizione dei medici che gravitano in una determinata farmacia, il dottor de Rita osserva che proprio la circostanza che una ditta si senta sfavorita in una determinata zona (cosiddetto indice di penetrazione), può indurre la medesima a fare pressioni indebite sul proprio informatore scientifico fino a minacciarne il licenziamento. Peraltro, la pressione così esercitata sugli informatori scientifici dipende anche dal tipo di aziende, siano multinazionali o italiane, oppure concessionarie. Sono proprio queste ultime che, attraverso la figura dei "comparagisti", propongono gadgets di diverso valore ai medici in grado di favorire la prescrizione di determinati farmaci. Con riferimento alla problematica dei convegni, il dottor de Rita osserva che anche in questo caso non si può disconoscere il contributo di aggiornamento che gli stessi informatori scientifici hanno offerto alla professione medica. Naturalmente occorre un particolare rigore nelle procedure autorizzatorie per i congressi che facciano leva soprattutto sull'interesse specifico del medico e non sulla base della elevata capacità prescrittiva del medesimo. Una modalità per eludere la normativa sui convegni - e che andrebbe scoraggiata opportunamente - è quella di organizzare visite presso gli stabilimenti dell'azienda all'estero. Rispondendo ad una breve richiesta di chiarimento del presidente Carella sul citato indice di capacità prescrittiva, il dottor de Rita precisa che sono presi in considerazione a tale proposito non solo i medici con un elevato numero di assistiti, ma anche medici con minor numero di pazienti, purché però favorevoli a svolgere un programma di sperimentazione del farmaco proposto dalla ditta, per un periodo più o meno lungo, inducendo in tal modo le future prescrizioni.

Pongono poi quesiti il senatore BATTAGLIA, il quale chiede chiarimenti sull'incidenza del premio rispetto alla parte fissa della retribuzione, nonché sull'autonomia degli informatori nel proporre gadgets, la senatrice BOLDI, la quale chiede di precisare quale categoria dei medici sono più facilmente esposti agli illeciti, il senatore TATO', il quale chiede se l'Associazione degli Informatori ha denunciato alla Magistratura oltre che al Ministero, episodi di malcostume di cui sia venuta a conoscenza, il senatore FASOLINO, il quale chiede se l'istituzione dell'Albo potrà garantire agli informatori scientifici una maggiore autonomia rispetto alle ditte farmaceutiche.

Infine, il PRESIDENTE osserva che il singolo informatore scientifico non ha alcuno strumento di tutela nei confronti dell'azienda: tuttavia, l'associazione che ha rapporti diretti con Farmindustria potrebbe affrontare con decisione il problema del comparaggio per arginare il problema.

A tale ultimo proposito il dottor DE RITA fa presente che il tentativo di trovare una sede di mediazione con Farmindustria e l'Ordine dei Medici, per tutelare la professionalità degli informatori scientifici, è naufragato in breve tempo e in particolare con la Farmindustria è in atto uno scontro molto duro e serrato. Rispondendo agli altri quesiti posti, il dottor de Rita fa presente che gli informatori scientifici non godono di alcuna autonomia nella fornitura dei gadgets anzi sono tenuti ad una minuziosa documentazione per il trasporto del materiale fornito dalle aziende. Quanto alla retribuzione, l'Associazione ha sempre cercato di risolvere il problema dell'entità della parte di incentivi rispetto alla parte fissa della retribuzione, ma ha sempre incontrato la resistenza dei sindacati i quali sostengono che comunque le aziende hanno modo di mascherare il premio contenuto nella retribuzione anche se supera di molto la parte fissa. Peraltro, il singolo informatore non ha la possibilità di verificare l'effettivo raggiungimento del budget, al fine della corresponsione dei premi. Dopo aver precisato che i medici più esposti alle pressioni degli informatori sembrano essere proprio gli specialisti, il dottor de Rita rende noto che sono state denunciate al Ministro della salute ma anche al Ministero del Lavoro episodi contrari alla deontologia professionale. A suo avviso, l'istituzione dell'Albo, prospettata nel disegno di legge di recente licenziato dal Senato e attualmente all'esame della Camera, costituisce un prezioso strumento per garantire l'autonomia degli informatori. Consegna quindi alla Commissione talune pubblicazioni curate dall'Associazione, concernenti il temi trattati.

Il PRESIDENTE ringrazia il dottor de Rita per il contributo apportato ai lavori della Commissione e, dichiarando conclusa la sua audizione, lo congeda.


La seduta termina alle ore 22,45.