SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIV LEGISLATURA --------------------


4a Commissione permanente
(DIFESA)


189a seduta: martedì 11 ottobre 2005, ore 15



ORDINE DEL GIORNO


PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione.
Svolta
IN SEDE REFERENTE


I. Seguito dell'esame del disegno di legge:

Deputato RAMPONI. - Esenzione dal requisito della residenza nel comune dove sorge la costruzione sociale per gli appartenenti alle Forze armate e alle Forze di polizia che costituiscono cooperative edilizie (Approvato dalla Camera dei deputati). - Relatore alla Commissione PERUZZOTTI.
(Pareri della 1a, della 5a, della 6a e della 8a Commissione)
(3475)
Seguito esame e rinvio

II. Seguito dell'esame congiunto dei disegni di legge:

1. CUTRUFO. - Concessione di una promozione a titolo onorifico per gli ufficiali e per i sottufficiali delle Forze armate in ausiliaria.
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(1100)
2. LONGHI. - Attribuzione di promozioni a titolo onorifico in favore del personale militare in congedo in possesso di particolari requisiti.
(Pareri della 1a, della 5a e della 6a Commissione)
(3340)
3. Disposizioni per la concessione di una promozione a titolo onorifico agli ufficiali e ai sottufficiali delle Forze armate e della Guardia di finanza collocati in congedo assoluto (Approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante dall'unificazione dei disegni di legge d'iniziativa dei deputati Ascierto ed altri; Pisicchio; Rivolta).
(Pareri della 1a e della 5a Commissione)
(3476)
- Relatore alla Commissione CONTESTABILE.

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

GUBERT - Ai Ministri degli affari esteri e della difesa - Premesso che:
il Trattato di Washington (4 aprile 1949), ratificato dall'Italia e costitutivo della NATO, prevede impegni reciproci fra gli Stati che vi aderiscono tra i quali, principale, l'assistenza militare in caso di attacco armato a una delle parti al fine di garantire la sicurezza nella Regione dell'Atlantico settentrionale;
l'articolo 2 di tale Trattato impegna altresì le parti a contribuire "allo sviluppo di relazioni internazionali pacifiche e amichevoli", peraltro con riferimento a possibili contrasti fra le parti stesse, e con l'uso di mezzi pacifici (rafforzamento delle loro libere istituzioni, della stabilità, del benessere, cooperazione economica);
l'articolo 1 del suddetto Trattato impegna altresì le parti a "comporre con mezzi pacifici qualsiasi controversia internazionale in cui potrebbero essere coinvolte" e "ad astenenrsi nei loro rapporti internazionali dal ricorrere alla minaccia o all'uso della forza assolutamente incompatibile con gli scopi delle Nazioni Unite";
la NATO, preso atto del mutato contesto internazionale a seguito alla dissoluzione dell'Unione Sovietica, al crollo dei regimi comunisti autoritari dell'Est europeo e conseguentemente del Patto di Varsavia, e quindi preso atto del venir meno del pericolo di aggressione che, nel 1949, aveva motivato la costituzione dell'Alleanza dell'Atlantico settentrionale, sta rapidamente cambiando i suoi obiettivi e di conseguenza muta anche la sua organizzazione;
come risulta dagli atti ufficiali della NATO, e come più volte confermato nelle visite periodiche dell'Assemblea Parlamentare della UEO alle strutture politiche e militari della NATO, i mutamenti di obiettivi e dell'organizzazione tendono a rendere la NATO soggetto in grado di contribuire, con la forza militare, al mantenimento dell'ordine internazionale, senza più alcun limite territoriale all'area Nord-atlantica e senza necessario riferimento alla necessità di difesa di fronte a un'aggressione militare da parte di terzi, quindi andando oltre anche un'interpretazione estensiva che qualifichi come "aggressione militare" il compimento di atti terroristici;
tali mutamenti, configurando un cambiamento sostanziale del Trattato, implicano una sua revisione, mentre, al contrario, il Governo italiano, attraverso le sue rappresentanze nell'Alleanza, mai ha posto tale questione all'attenzione degli altri membri dell'Alleanza né al Parlamento italiano;
una revisione "di fatto" degli obiettivi e degli strumenti previsti da un trattato internazionale, per di più dell'importanza di quello istitutivo della NATO, non è legittima senza che sia il Parlamento a ratificare esplicite modifiche del Trattato stesso,
si chiede di sapere:
se e quando il Governo intenda attivarsi per una modifica del Trattato di Washington, da sottoporre poi alla ratifica del Parlamento;
se non intenda aggiornare il Trattato anche con riferimento alla nuova politica europea di sicurezza e di difesa, chiarendo i rispettivi ruoli di NATO e Unione europea.
(3-02070)