BILANCIO (5ª)

Sottocommissione per i pareri

MARTEDI’ 25 MAGGIO 1999

197ª Seduta

Presidenza del Presidente
COVIELLO


Intervengono i sottosegretari di Stato per gli interni Vigneri e per il tesoro, il bilancio e la programmazione economica Giarda e Macciotta.

La seduta inizia alle ore 15,10.

(3978-A) Emendamenti al disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 21 aprile 1999, n. 110, recante autorizzazione all’invio in Albania ed in Macedonia di contingenti italiani nell’ambito della missione NATO per compiti umanitari e di protezione militare, nonché rifinanziamento del programma italiano di aiuti all’Albania e di assistenza ai profughi
(Parere all’Assemblea: in parte favorevole, in parte favorevole condizionato ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, in parte contrario ai sensi della medesima norma costituzionale)

Il senatore RIPAMONTI, in sostituzione del relatore FERRANTE, segnala che tra gli emendamenti al decreto-legge relativo all’invio in Albania e in Macedonia di contingenti italiani presentati all’Assemblea, l’emendamento 3.100 estende la deroga di cui all’articolo 3 a tutti i casi in cui le Forze Armate italiane sono impiegate in missioni analoghe: occorre acquisire, pertanto, indicazioni dal Tesoro sugli effetti finanziari di una tale norma a regime. Rileva poi l’emendamento 6.0.100, che al comma 3 prevede spese non quantificate nella relazione tecnica, proponendo poi al comma 4 una copertura per il solo anno 1999. Osserva, inoltre, che gli emendamenti 6.0.101, 6.0.102, 6.0.103 e 6.0.104 pongono a carico di un fondo recante un tetto di spesa oneri che derivano da diritti soggettivi.

Il sottosegretario MACCIOTTA, dopo aver precisato che l’emendamento 3.100 non comporta maggiori oneri ma definisce diverse modalità della spesa, fa presente che la copertura annuale dell’emendamento 6.0.100 presuppone che l’entrata in vigore della nuova disciplina avvenga entro l’anno. Esprime, altresì, avviso contrario sugli emendamenti 6.0.101 e 6.0.104 in quanto configurano diritti soggettivi che non sembra possano essere limitati nell’ambito del fondo di cui all’articolo 20 e dichiara di non avere rilievi in relazione agli emendamenti 6.0.102 e 6.0.103.

Il RELATORE propone quindi di esprimere esprime parere di nulla osta, ad eccezione che sugli emendamenti 6.0.101 e 6.0.104 per i quali il parere è contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione; il parere di nulla osta sull’emendamento 6.0.100 dovrebbe essere condizionato, ai sensi della medesima norma costituzionale, all’inserimento al comma 1, dopo le parole “del diritto di asilo” delle parole “e non oltre il 31 dicembre 1999”.

Il senatore CURTO ritiene debba essere espresso avviso contrario sull’emendamento 3.100, in quanto prefigura una deroga alle norme di contabilità anche per iniziative che non ancora autorizzate.

Il senatore MORO dissente da quanto esposto dal sottosegretario Macciotta in ordine all’emendamento 6.0.102, osservando che anch’esso comporta maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

La Sottocommissione accoglie la proposta di parere formulata dal relatore.


(4021) Conversione in legge del decreto-legge 13 maggio 1999, n. 131, recante disposizioni urgenti in materia elettorale
(Parere alla 1a Commissione su testo ed emendamenti: esame del testo e rinvio; parere in parte favorevole, in parte favorevole condizionato ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, in parte contrario ai sensi della medesima norma costituzionale sugli emendamenti)

Il relatore COVIELLO osserva che si tratta del decreto-legge recante disposizioni urgenti in materia elettorale. L’articolo 1 autorizza il rimborso alle Poste italiane per un importo pari a 45 miliardi per il 1999: segnala che la relazione tecnica stima, in base ai rimborsi per le consultazioni elettorali dello scorso anno, una previsione di spesa per un importo pari a 54 miliardi, successivamente ridotta nel presupposto che la contestualità delle elezioni amministrative ed europee consenta l’invio in un unico plico di propaganda; si rileva, peraltro, che si tratta di diritti soggettivi e che gli eventuali oneri eccedenti i 45 miliardi non sembrano poter essere posti a carico del bilancio delle Poste.
Segnala, inoltre, che per la copertura del provvedimento viene utilizzato il Fondo speciale di parte corrente, accantonamenti dei Ministeri del tesoro e degli esteri, in deroga alle norme di contabilità che, in caso di decreto-legge, non consentono l’utilizzo in difformità dei Fondi speciali; occorre, al riguardo, valutare se richiedere, alle Commissioni competenti, il parere sull’utilizzo in difformità. Osserva, infine, che l’accantonamento del Ministero del tesoro non presenta sufficienti disponibilità in quanto dello stanziamento iniziale, pari a 1.291 miliardi al netto delle regolazioni debitorie, 1.187 miliardi risultano utilizzati per provvedimenti già approvati in via definitiva; risultano, altresì, le seguenti prenotazioni, per un importo pari a 103 miliardi circa, collegate a disegni di legge in itinere presso uno dei due rami del Parlamento, su cui le Commissioni bilancio hanno già formulato il proprio parere.
Per quanto riguarda gli emendamenti trasmessi, segnala l’emendamento 1.0.3 (nuovo testo), in relazione al quale - per rimanere nell’ambito delle disponibilità complessive di spazi – è necessario introdurre una maggiore flessibilità nella assegnazione degli spazi medesimi, modificando il termine “raddoppiati”; per ciò che concerne l’emendamento 1.0.2 (nuovo testo) sembra, comunque, opportuno escludere oneri a carico del bilancio dello Stato.
E’ stato trasmesso un ulteriore emendamento (2.0.1) che assegna per l’anno 1999 un contributo a Province e Comuni pari al 60 per cento di quello attribuito ai sensi dell’articolo 3, comma 9, della legge n. 444 del 1995, procedendo alla riduzione dei contributi ordinari nella misura dell’1 per cento: al fine di valutare l’effetto dell’emendamento sul bilancio dello Stato, occorrerebbe acquisire indicazioni dal Tesoro in ordine alla quantificazione dell’onere atteso dal comma 1 e dell’importo dei minori contributi corrisposti ai sensi del comma 2.

Il sottosegretario GIARDA, nel confermare la quantificazione di 45 miliardi presentata nella relazione tecnica del disegno di legge in titolo, illustra le ipotesi che hanno portato a tale valutazione. In relazione alle osservazioni relative all’utilizzo dei fondi speciali, dopo aver ribadito che secondo le valutazioni del Tesoro sussistono le necessarie risorse, prende comunque atto dei rilievi formulati, facendo presente che attualmente sono presenti disponibilità non utilizzate sugli accantonamenti dei Ministeri degli esteri e della giustizia; sollecita, quindi, la Sottocommissione ad indicare quale accantonamento utilizzare in alternativa a quello del Tesoro.
Concorda con le osservazioni del relatore in ordine all’emendamento 1.0.3 (nuovo testo), esprimendo, peraltro, avviso contrario sull’emendamento 1.0.2 (nuovo testo) che, pur essendo formulato come facoltà, comporta oneri a carico dei Comuni. In relazione all’emendamento 2.0.1, osserva infine che il comma 1 introduce un onere pari a 63 miliardi, mentre il comma 2 determina una minore erogazione di contributi per 23 miliardi: risulta, quindi, che 40 miliardi sono sprovvisti di copertura.

Il relatore COVIELLO, dopo aver osservato che il parere di nulla osta già espresso dalla 3^ Commissione sul disegno di legge in titolo consente di non richiedere il parere sull’utilizzo in difformità, propone di rinviare il parere sul testo del provvedimento al fine di acquisire maggiori indicazioni in ordine alla quantificazione, sollecitando inoltre il Governo ad individuare una soluzione per la copertura.
Propone, infine, alla luce del fatto che si tratta di proposte modificative volte a introdurre articoli aggiuntivi con una copertura finanziaria autonoma rispetto al testo, di esprimere parere contrario ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione sull’emendamento 2.0.1, parere contrario sull’emendamento 1.0.2 (nuovo testo), parere di nulla osta sull’emendamento 1.0.1 e di condizionare, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, il parere di nulla osta sull’emendamento 1.0.3 (nuovo testo) alla sostituzione delle parole “sono raddoppiati” con le parole “possono essere aumentati”.

La Sottocommissione accoglie la proposta del relatore.

La seduta termina alle ore 15,50 .