AFFARI COSTITUZIONALI (1ª)

GIOVEDÌ 22 FEBBRAIO 2001
645ª Seduta (antimeridiana)

Presidenza del Presidente
VILLONE

        Interviene il sottosegretario di Stato per gli esteri Danieli.

        La seduta inizia alle ore 8,45.


IN SEDE REFERENTE
(838) MINARDO. – Norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani all’estero
(1170)
LAURICELLA ed altri. – Modalità di voto e di rappresentanza dei cittadini italiani residenti all’estero
(1200)
MELUZZI e DE ANNA. – Norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all’estero
(1962)
COSTA. – Norme per l’esercizio del diritto di voto all’estero dei cittadini italiani residenti oltreconfine
(2222)
MARCHETTI ed altri. – Norma per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani non residenti nel territorio della Repubblica
(4010)
LA LOGGIA ed altri. – Norme per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani all’estero
(4157)
DE ZULUETA ed altri. – Delega al Governo per l’esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini italiani temporaneamente all’estero
(Seguito dell’esame congiunto e rinvio)

        Riprende l’esame congiunto, sospeso nella seduta antimeridiana di ieri con la votazione degli emendamenti riferiti al testo unificato proposto dalla relatrice, (pubblicati in allegato al resoconto del 15 febbraio).
        Dichiarato decaduto per assenza dei proponenti l’emendamento 4.4, il senatore BESOSTRI fa proprio l’emendamento 4.3.
        In proposito la relatrice D’ALESSANDRO PRISCO rileva che occorre coordinare la riduzione del termine previsto dall’emendamento con il termine previsto nel comma 4 dell’articolo 4 che andrebbe, coerentemente, anch’esso ridotto.
        Il sottosegretario DANIELI osserva che i termini previsti dall’articolo 4 sono funzionali alla correttezza dello svolgimento dei procedimenti previsti per l’esercizio del diritto di opzione. Formula quindi un parere contrario all’emendamento.
        Alla luce di questi rilievi, il senatore BESOSTRI ritira l’emendamento.
        La Commissione approva quindi l’emendamento 4.1.
        Dopo una dichiarazione di voto favorevole del senatore MIGONE, l’emendamento 4.2 è invece respinto dalla Commissione che approva quindi, con distinta votazione, l’articolo 4 nel testo modificato.
        Il senatore MIGONE fa quindi proprio l’emendamento 5.3.
        Dopo un chiarimento della relatrice D’ALESSANDRO PRISCO che ricorda la formulazione dell’articolo 5 del testo dal lei proposto, il senatore MIGONE ritira l’emendamento.
        Il senatore BESOSTRI fa propri gli emendamenti 5.1 e 5.2, sui quali la relatrice D’ALESSANDRO PRISCO formula un parere contrario ritenendo contrastante con lo spirito del provvedimento in esame l’estensione della possibilità di valersi dello strumento del voto per corrispondenza anche per l’esercizio del diritto di voto relativo a sezioni elettorali del territorio nazionale.
        Posti separatamente ai voti, gli emendamenti sono quindi respinti dalla Commissione.
        L’articolo 5, posto ai voti è quindi approvato dalla Commissione.
        In assenza del proponente, il senatore MIGONE fa propri gli emendamenti 5.0.1 e 5.0.2.
        Il senatore ROTELLI manifesta perplessità sulla correttezza dell’espressione «territorio della Repubblica» contenuta nell’emendamento 5.0.1.
        La relatrice D’ALESSANDRO PRISCO osserva che gli emendamenti propongono una questione – quella dell’esercizio del diritto di voto degli elettorali temporaneamente residenti all’estero – che è oggetto del disegno di legge n. 4157. Si riserva quindi di proporre una formulazione, in una fase successiva dell’esame, che riprenda i contenuti di questo provvedimento.
        Dopo una richiesta di chiarimento del senatore MAGNALBÒ, prende la parola il senatore MIGONE il quale osserva che gli emendamenti in esame propongono una questione di carattere generale e sono diretti a risolvere una grave anomalia dell’ordinamento italiano che, da un lato, permette, con l’istituzione della circoscrizione Estero, l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e, dall’altro, impedisce nei fatti il concreto esercizio del diritto di voto ai cittadini temporaneamente residenti all’estero. Si tratta di due simmetriche anomalie che distinguono a suo avviso in modo inaccettabile l’ordinamento italiano dagli ordinamenti dei paesi occidentali, e reputa quindi grave che nell’elaborazione del testo unificato la relatrice non abbia tenuto conto delle previsioni contenute nel disegno di legge n. 4157.
        Prende quindi la parola il presidente VILLONE, il quale osserva che nel corso della discussione generale si era rilevato come l’estensione della possibilità di esercitare il voto per corrispondenza da parte dei cittadini temporaneamente residenti all’estero, verso le relative sezioni nel territorio nazionale, finirebbe per porre in questione lo stesso impianto della revisione costituzionale che ha previsto l’istituzione di un’apposita circoscrizione Estero.
        Conviene con queste argomentazioni la relatrice D’ALESSANDRO PRISCO la quale rileva l’opportunità di affrontare autonomamente il problema in questione, pur dichiarando di condividere, nel merito, il contenuto del disegno di legge n. 4157.
        Il senatore ROTELLI avanza, in primo luogo, perplessità sulla formulazione dell’emendamento 5.0.2, ritenendo incongruo far riferimento alle sole «navi in navigazione». Osserva quindi che non essendovi, prevedibilmente, i tempi per approvare definitivamente il provvedimento in esame prima della fine della legislatura, la Commissione potrebbe pervenire all’elaborazione di un testo più compiuto che disciplini anche le modalità di voto dei cittadini temporaneamente residenti all’estero.
        Il senatore PASTORE osserva invece che la generale estensione dello strumento del voto per corrispondenza renderebbe priva di senso la modifica costituzionale che ha introdotto la circoscrizione Estero. Ritiene quindi che la questione affrontata dagli emendamenti aggiuntivi all’articolo 5, pur essendo connessa, sia sostanzialmente estranea allo spirito del provvedimento in esame. Crede comunque che il problema della garanzia di un più ampio esercizio del diritto di voto da parte dei cittadini residenti al di fuori del territorio nazionale potrà essere risolto, in futuro, con la diffusione degli strumenti telematici.
        Anche la senatrice PASQUALI rileva la sostanziale estraneità della questione trattata dagli emendamenti rispetto all’oggetto proprio del provvedimento in titolo.
        Il senatore MIGONE ribadisce invece l’essenziale importanza della questione che, a suo avviso, deve essere risolta per garantire una coerenza dell’ordinamento italiano con gli ordinamenti dei principali paesi occidentali che prevedono istituti tali da garantire il concreto esercizio del diritto di voto ai rispettivi cittadini temporaneamente residenti all’estero. Chiede quindi che la Commissione si pronunci sulla questione.
        Il presidente VILLONE osserva che le proposte emendative in esame non appaiono comunque nella loro formulazione soddisfacenti, mentre la relatrice si è riservata di svolgere una verifica e di proporre una soluzione prima della fine dei lavori.
        La relatrice D’ALESSANDRO PRISCO propone quindi di disgiungere l’esame del disegno di legge n. 4157, che potrà così essere trattato autonomamente dalla Commissione.
        Il senatore MIGONE ritiene che non sia sufficiente iniziare l’esame del disegno di legge n. 4157, ma che occorra dare una puntuale soluzione ad un problema che reputa rilevante.
        Il sottosegretario DANIELI concorda con la proposta della relatrice. Pur avendo, in qualità di parlamentare, presentato una proposta di legge, presso l’altro ramo del Parlamento, di contenuto analogo, osserva che, nell’attuale frangente, il disegno di legge n. 4157 pone dei significativi problemi applicativi. Ritiene dunque inopportuno esaminare, in questa sede, la questione dell’esercizio del diritto di voto dei cittadini temporaneamente residenti all’estero.
        Il presidente VILLONE conviene sul rilievo autonomo della questione, e propone quindi di accantonarlo. Quando la Commissione concluderà i suoi lavori, potrà valutare se affrontare il problema ovvero convenire sull’opportunità di esaminare autonomamente il disegno di legge n. 4157.
        La Commissione concorda con la proposta avanzata dal Presidente.
        Su proposta del presidente VILLONE, vengono altresì accantonati gli emendamenti riferiti agli articoli 6 ed 8.
        L’emendamento 9.2 viene quindi dichiarato decaduto per assenza dei proponenti, mentre l’emendamento 9.1, posto ai voti, è respinto dalla Commissione.
        L’articolo 9, posto ai voti è quindi approvato dalla Commissione.
        Il seguito dell’esame congiunto è quindi rinviato.


CONVOCAZIONE DELLA SOTTOCOMMISSIONE PER I PARERI
        Il PRESIDENTE comunica che è convocata una seduta della Sottocommissione per i pareri per oggi alle ore 14,15.
        La Commissione prende atto.


        
La seduta termina alle ore 9,30.