SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------

13a Commissione permanente
(TERRITORIO, AMBIENTE, BENI AMBIENTALI)


43a seduta: martedì 15 gennaio 2019, ore 15
44ª seduta: mercoledì 16 gennaio 2019, ore 8,45
45ª seduta: giovedì 17 gennaio 2019, ore 8,45

ORDINE DEL GIORNO

IN SEDE CONSULTIVA SU ATTI DEL GOVERNO

Esame, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamento, dell'atto:
Proposta di nomina del Presidente dell'Ente parco nazionale del Circeo - Relatore alla Commissione QUARTO
(Parere al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare)
Esame e rinvio
(n. 14)

AFFARI ASSEGNATI

Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 34, comma 1, del Regolamento, dell'affare:
Sui temi della plastica e della bioplastica, anche con riferimento al possibile impatto economico sul comparto dell'introduzione di nuove restrizione a livello europeo, e sulla verifica delle strategie attuative degli obiettivi di tutela ambientale per la riduzione delle possibili conseguenze negative sul piano industriale e occupazionale - Relatore alla Commissione BRIZIARELLI
(n. 123)

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazione

INTERROGAZIONE ALL'ORDINE DEL GIORNO

MORONESE , NUGNES , CASTELLONE , MORRA , PIRRO , VACCARO , L'ABBATE , LANNUTTI , PRESUTTO , TRENTACOSTE , DRAGO , SANTILLO , DONNO , ANGRISANI , RICCIARDI , DE LUCIA , DI MICCO , PUGLIA , GALLICCHIO , TURCO , BOTTICI , AUDDINO, NOCERINO , CORRADO , LOMUTI , LEONE , GIANNUZZI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

la cava Monti, sita nel comune di Maddaloni (Caserta), è un'ex cava di tufo utilizzata in passato per la costruzione di edifici divenuti simbolo della città di Caserta, quali la celebre reggia vanvitelliana, ma nel corso degli anni destinata a discarica e luogo di abbandono abusivo di rifiuti speciali e tossici, come le batterie delle auto;

nel corso della XVII Legislatura, a partire dal 29 luglio 2015, nell'ambito dell'affare assegnato n. 590, riguardante le problematiche dell'ex cava di tufo Monti, la 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato ha svolto un intenso e approfondito lavoro, attraverso lo studio e la valutazione di dati e documenti conclusosi il 31 marzo 2016, con l'approvazione unanime della risoluzione Doc. XXIV n. 58;

la risoluzione ha previsto una serie di impegni in capo al Governo, tra i quali figurano i seguenti: svolgere nelle sedi istituzionali opportunamente individuate un ruolo di supervisione nazionale anche al fine di sollecitare le amministrazioni territorialmente competenti ad inserire il sito dell'ex cava di tufo Monti nell'anagrafe dei siti da bonificare; realizzare le azioni di sollecito per la messa in sicurezza del sito, adottando tutte le misure necessarie, anche attraverso un sistema di recinzione che impedisca l'accesso a persone o animali, attraverso interventi atti ad isolare le fonti inquinanti delle matrici ambientali, nonché disponendo l'intervento dei Carabinieri del NOE (Nucleo operativo ecologico) per impedire l'ulteriore conferimento illegale dei rifiuti; comunicare alle Camere i risultati conseguiti mediante un'informativa periodica delle azioni poste in essere; proporre e concordare con la Regione Campania l'integrazione dell'accordo affinché le risorse siano finalizzate alla progettazione della bonifica, anche utilizzando la relazione tecnica del consulente della procura di Santa Maria Capua Vetere (previa integrazione, se necessaria) come caratterizzazione, onde evitare l'impiego di ulteriore tempo e risorse per indagini integrative;

con note formali del 21 luglio e del 12 ottobre 2016 la prima firmataria del presente atto di sindacato ispettivo, anche in qualità di relatrice del citato affare assegnato, ha richiesto informazioni ai soggetti istituzionali coinvolti, in merito alle azioni intraprese ovvero programmate e circa le tempistiche previste per l'assolvimento degli impegni assunti in sede parlamentare, considerata la gravità delle problematiche ambientali persistenti; la stessa riceveva il 15 febbraio 2017, tramite e-mail, una nota "Trasmissione sopralluogo nell'area dell'ex Cava Monti" protocollo n. 3719, inviata dal Comune di Maddaloni, dalla quale si evinceva che da un sopralluogo del tecnico incaricato dal Comune era stata rilevata fuoriuscita di fumo dal terreno dovuta ad un'azione esotermica in atto nel sottosuolo (cosiddette fumarole), e che lo stesso tecnico evidenziava la presenza di rifiuti edili in superficie con probabile presenza di amianto, oltre alla presenza di varie tipologie di rifiuti, tra cui anche pneumatici fuori uso;

considerato che:

è stato convocato un tavolo tecnico per l'avvio della procedura di gara finalizzata all'affidamento del piano delle indagini integrative nell'area dell'ex cava Monti per il 16 marzo 2017;

dalla bozza di capitolato speciale di appalto del Comune di Maddaloni si evince che non è stato tenuto in considerazione l'impegno assunto dal Governo con riferimento alla possibilità di integrare la relazione tecnica già elaborata dal consulente tecnico della Procura di Santa Maria Capua Vetere. La procedura di affidamento dei lavori per l'attuazione del piano di indagini integrativo del sito ex cava Monti, di cui all'avviso pubblicato il 27 marzo 2018, si sarebbe conclusa lo scorso giugno con aggiudicazione al 32,76 per cento di ribasso nei confronti della Teknic Srl con sede in Pomigliano d'Arco (Napoli). I lavori di indagine geognostiche dovranno essere eseguiti entro 120 giorni a partire dalla data di inizio delle attività;

ad avviso degli interroganti, quindi, rispetto agli impegni formalmente assunti con la citata risoluzione, gli unici fino ad oggi adempiuti risultano essere la costruzione della recinzione dell'area e l'apposizione dei segnali di pericolo, che la prima firmataria ha avuto modo di visionare personalmente durante un sopralluogo;

considerato infine che:

per quanto risulta agli interroganti, con delibera della Regione Campania n. 166 del 20 marzo 2018, si programmava la messa in sicurezza permanente assegnando la somma di 15 milioni di euro per l'ex SIN LDFAA, sito denominato "Cava Monti";

lo scorso 16 ottobre l'assessore per l'Ambiente del Comune di Maddaloni, Salvatore Liccardo, ha ribadito che per le indagini integrative è stato convocato l'affidatario per la firma del contratto. Aspetto definito entro il 30 ottobre per effettuare le indagini e rispettare il cronoprogramma. Per il contenimento delle fumarole occorre indire una gara specifica. L'assessore ha altresì dichiarato: "Per questo ci siamo assunti l'impegno di predisporre tutti gli atti da inviare alla Stazione unica appaltante, ovviamente, dopo aver verificato la consistenza del finanziamento. Nel giro di quindici giorni sarà determinato anche questo aspetto" ("maddalonicitta", del 16 ottobre 2018);

gli interroganti ritengono che i tempi della necessaria e non ulteriormente procrastinabile messa in sicurezza permanente potrebbero dilungarsi negli anni, e pertanto sarebbe auspicabile un intervento del Ministro in indirizzo che monitori costantemente le operazioni,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo stia svolgendo l'azione di supervisione e con quali modalità, se sia stato messo a conoscenza delle eventuali problematiche riscontrate dal Comune di Maddaloni e dalla Regione Campania e quali azioni conseguenti siano state intraprese;

se risultino le ragioni per le quali la Regione non ha utilizzato la relazione tecnica della Procura di Santa Maria Capua Vetere (previa integrazione, se necessaria) come caratterizzazione, onde evitare l'impiego di ulteriore tempo e risorse per indagini integrative, nonché quali siano i motivi per cui a seguito di aggiudicazione delle indagini geognostiche dello scorso giugno non sia stato ancora stipulato il contratto con l'affidatario;

quali siano gli impegni previsti nella risoluzione che risultino essere stati attuati, quali siano ancora in fase di attuazione e quali tempistiche ed azioni il Ministro preveda di attuare per il loro adempimento. Quali siano i risultati conseguiti e per quale motivo non sia stata data alcuna informativa periodica alle Camere, considerato che sono trascorsi oltre due anni dall'approvazione della risoluzione Doc. XXIV n. 58;

se non ritenga opportuno attivarsi, nei limiti delle proprie attribuzioni, affinché gli enti territorialmente competenti ottemperino agli impegni assunti e venga utilizzata la relazione tecnica del consulente della procura di Santa Maria Capua Vetere come caratterizzazione, onde evitare l'impiego di ulteriore tempo e risorse economiche per indagini integrative già espletate.
(3-00339)