Consultazioni pubbliche

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In Italia e nel mondo

Dagli Stati Uniti, che consultano i propri cittadini fin dal 1946, alla Nuova Zelanda, dove tutti i disegni di legge sono aperti ai commenti della popolazione, un numero sempre crescente di governi - Italia compresa - ricorre alle consultazioni pubbliche per orientare le proprie strategie, scrivere norme più efficaci, valutare le proprie leggi e aumentare la partecipazione democratica.

Partendo dalle raccomandazioni OCSE e dalle linee guida UE, ecco le esperienze più significative.

Consultazioni pubbliche: il pilastro dell'Open government

Qual è la "performance democratica" di un governo? E' la misura nella quale i processi decisionali sono all'altezza dei principi democratici. Comunicazione, consultazione, partecipazione pubblica sono gli strumenti che, secondo l'OCSE, garantiscono il coinvolgimento dei cittadini in un inclusive policy making.

Le consultazioni dei cittadini e dei portatori di interesse *

Italia. Open Government, consultazioni pubbliche e III Piano d'azione nazionale

Trasparenza della PA, lotta alla corruzione, democrazia partecipata: sono i tre assi portanti dell'Open Government. Il Dipartimento della funzione pubblica (DFP) coordina la partecipazione italiana all'iniziativa di partnership multilaterale e promuove l'utilizzo delle consultazioni pubbliche, di cui ha recentemente adottato le Linee guida.

La partecipazione dell'Italia all'Open Government Partnership e la consultazione pubblica sul III Piano d'azione nazionale (2016-2018) *

Italia. Le consultazioni pubbliche nel 2016 e le novità 2017

Nel 2016 ci sono state 22 consultazioni, di cui 7 proposte da ministeri (ben 5 dal MEF, il più attivo finora) e 15 da altre amministrazioni. Parecchie le criticità ancora da superare: partecipazione limitata, scarsa uniformità nell'uso degli strumenti e dei canali, insufficiente attenzione alla diffusione dei risultati. Cosa dicono la direttiva della ministra, il parere del Consiglio di Stato e le nuove linee guida del Senato.

Recenti sviluppi in materia di consultazioni dei cittadini e dei portatori di interesse *

L'accordo Legiferare meglio: valutare il costo della non-Europa

Migliorare la qualità della legislazione attraverso 1) la valutazione d'impatto ex ante; 2) la consultazione pubblica, con relativo feedback; 3) la valutazione ex post. E anche l'indicazione, dove possibile, del "costo della non-Europa", cioè il costo pagato se si non intraprende alcuna azione a livello comunitario. Sono gli obiettivi del nuovo Accordo interistituzionale europeo del 2016.

Unione europea: il nuovo Accordo interistituzionale "Legiferare meglio" *

L'analisi di impatto nel processo decisionale europeo

Un gruppo interservizi specializzato. Un modello integrato di valutazione - ex ante ed ex post - che prevede una lista di quesiti a cui dare una risposta. Consultazioni pubbliche sui risultati. La Commissione europea è l'istituzione dell'Unione che, dal 2003, ha fatto il maggiore utilizzo dell'AIR.

L'analisi d'impatto della regolamentazione nel processo decisionale europeo *



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