Prosegue in Senato la discussione dei disegni di legge costituzionale di riforma del Parlamento e della forma di Governo, nel testo proposto dalla Commissione (ddl nn. 24, 873, 894, 1086, 1114, 1218, 1548, 1589, 1590, 1761, 2319, 2784, 2875, 2941, 3183, 3204, 3210 e 3252).

Nel corso della prima parte della seduta, conclusa la fase di illustrazione degli emendamenti all'articolo 2, si è sviluppato un ampio dibattito in merito all'opportunità di rinviare in Commissione alcune parti del provvedimento. La presentazione di nuovi emendamenti del Gruppo LNP in tema di Senato federale ha infatti provocato la richiesta di un maggiore approfondimento ed ha indotto il Capogruppo del PD, sen. Finocchiaro, a denunciare un patto tra PdL e Lega, prova di una ritessitura dei rapporti tra le due forze politiche in chiave elettoralistica, volto a garantire reciproco appoggio per inserire nella riforma da una parte, appunto, il Senato federale, dall'altra il semipresidenzialismo, con ciò stravolgendo un accordo raggiunto in Commissione che aveva prodotto il testo proposto all'Assemblea e che il PD continua a difendere. Il sen. Quagliariello (PdL) ha assicurato la disponibilità della propria parte politica ad assumere, anche ai fini dell'eventuale rinvio in Commissione, identico atteggiamento sulle proposte relative al Senato federale come su quelle in materia di presidenzialismo. Al termine di una lunga discussione, che ha visto l'Assemblea votare contro la proposta di rinviare in Commissione l'intero provvedimento, il Presidente Schifani ha deliberato il rinvio degli emendamenti riferiti ai due grandi temi in questione, nonché degli emendamenti riferiti ad altri articoli connessi per materia.

L'Assemblea ha quindi ripreso l'esame dell'articolo 1 e degli emendamenti ad esso riferiti, in precedenza accantonati. L'articolo reca modifiche all'articolo 56 della Costituzione riguardante la composizione della Camera dei deputati. Il testo proposto dalla Commissione riduce da 630 (di cui 12 eletti nella circoscrizione estero) a 508 (di cui 8 dalla circoscrizione estero) il numero dei deputati e fissa a 21 anni il limite di età per l'eleggibilità a deputato, attualmente stabilita a 25.

Respinti tutti gli emendamenti presentati, l'articolo 1 è stato approvato nel testo proposto dalla Commissione. Il seguito della discussione è stato rinviato a mercoledì della prossima settimana.