Mercoledì 26 Ottobre 2011 - 632ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:04)

Il Ministro dello sviluppo economico Romani ha reso in Senato un'ampia informativa sulla vicenda Irisbus e su altri settori industriali in crisi, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno.

Il Ministro ha fornito anzitutto una serie di dati tratti dal Rapporto Svimez 2011 sull'economia del Mezzogiorno, da cui si evince una costante caratterizzazione negativa dei dati macroeconomici del 2010 riferiti al Mezzogiorno in confronto a quelli relativi alle aree del Centro-Nord. A fronte di alcuni segnali di ripresa del settore industriale nel Sud, come l'incremento del Pil dello 0,2 per cento e la netta inversione di tendenza dell'indice relativo alla produzione industriale che ha segnato un più 2,3 per cento, trend negativi si registrano in tema di occupazione (con una diminuzione del 5,6 per cento dei posti di lavoro), di investimenti fissi lordi (che invece sono positivi nel resto del Paese), di creazione di nuove imprese, in forte diminuzione e con un saldo negativo rispetto alle cessazioni.

Il Ministro Romani ha individuato tre elementi fondamentali a giustificazione di tale scenario: la crisi strutturale di alcuni mercati che andrebbe risolta con una seria politica di ristrutturazione e/o riconversione delle strutture produttive; problemi di finanziamento dovuti ad una bassa capitalizzazione e ad un eccesso di esposizione di alcune aziende; l'eccessiva frammentazione del sistema produttivo. Per fronteggiare le situazioni più spinose, il Ministero ha attivato dal 2008 ad oggi 191 tavoli di crisi. In particolare fin dal mese di luglio il Ministero ha seguito la difficile situazione relativa allo stabilimento Irisbus di Valle Ufita in seguito alla decisione della Fiat di cessare la propria attività e di cedere il sito ad un nuovo imprenditore. L'opera di mediazione del Governo, tendente a mantenere un'attività di produzione di autovetture con la salvaguardia integrale dei livelli di occupazione, ha prodotto un progetto respinto lo scorso 26 settembre dalla RSU, con conseguente apertura da parte di Irisbus della procedura di mobilità di tutti i lavoratori del sito. Il Ministero resta in contatto costante con le parti in causa per favorire una soluzione positiva della vertenza.

Il Ministro ha poi informato circa l'evoluzione della situazione relativa al Polo industriale di Termini Imerese. Il Ministero e la Regione Siciliana hanno messo a disposizione 450 milioni di euro per l'Accordo di programma finalizzato a sostenere l'occupazione e a fornire le necessarie garanzie finanziarie a favore degli imprenditori. Ulteriori informazioni sono poi state fornite in relazione all'andamento dei tavoli di crisi riferiti alle situazioni più critiche nei settori della cantieristica (sito produttivo Fincantieri di Castellammare di Stabia), dell'Information and communication technology (società Agile ed Eutelia) e delle ferrovie (Firema). Il Ministro ha infine ricordato alcuni casi risolti negli ultimi mesi (British American Tobacco, ITI.ERRE, INDESiT, Cesame, Alcatel Lucent e BTP TECNO; in via di risoluzione anche la crisi della società Miroglio) ed ha richiamato la validità del nuovissimo contratto di sviluppo, operativo dal 29 settembre, che riassume tutti i contratti di programmazione negoziale.

La discussione conseguente all'informativa del Ministro Romani ha evidenziato fortissime preoccupazioni per la crisi industriale senza precedenti che sta attraversando l'intero Mezzogiorno, nonché l'allarme sociale che producono alcune delle situazioni più drammatiche, a partire da quella riguardante Irisbus. Nel corso del dibattito, cui hanno preso parte i sen. Armato, De Luca, Lumia (PD), Viespoli (CN-Io Sud-FS), Digilio (Terzo Polo:API-FLI), Di Nardo (IdV), D'Alia (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Pistorio (MPA-AS), Sibilia e Battaglia (PdL), non sono mancate le critiche alla Fiat, che pure ha da sempre beneficiato di ingenti quantità di risorse pubbliche, così come le opposizioni hanno stigmatizzato la mancanza di indicazioni di politica industriale e per lo sviluppo dell'occupazione da parte del Ministro. Di fronte a fenomeni di desertificazione industriale nel Mezzogiorno e di forte emigrazione intellettuale e giovanile, ancora non decolla il Piano per il Sud più volte promesso dal Governo mentre continuano il depauperamento del Fondo per le aree sottoutilizzate e l'inefficace utilizzo dei fondi europei.

(La seduta è terminata alle ore 19:06 )



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