Giovedì 30 Giugno 2011 - 577ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:32)

L'Assemblea ha approvato le mozioni sul trasporto ferroviario a media e lunga percorrenza presentate da diversi Gruppi parlamentari, ad eccezione della mozione presentata dal Gruppo IdV che è risultata respinta.

Oltre ai sen. Musso (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Marco Filippi (PD), De Toni (IdV) e Grillo (PdL), che hanno illustrato le mozioni dei rispettivi Gruppi, nel corso del dibattito sono intervenuti anche i sen. Incostante, Amati, Vimercati, Sircana (PD), Menardi (CN-Io Sud) e Mura (LNP).

Il Vice Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Castelli ha convenuto su molte delle critiche mosse nelle mozioni, riconoscendo che si è ancora lontani dal conseguire l'obiettivo di un sistema ferroviario ottimale, malgrado gli sforzi finora compiuti dai Governi di entrambi gli schieramenti politici succedutisi negli ultimi anni che pure hanno dimostrato unità di intenti e visione strategica condivisa. Occorre proseguire nel percorso europeo su cui sono incanalati tutti gli Stati dell'Unione al fine di attrezzare le Ferrovie dello Stato per competere in un mercato aperto caratterizzato dalla presenza di colossi stranieri che conseguono forti utili. Al di là delle buone performances registrate sul fronte dell'Alta velocità, il sistema ferroviario italiano soffre a causa di tariffe che sono le più basse in Europa e che non consentono l'opportuna remunerazione anche per garantire la copertura di tratte e l'erogazioni di servizi fuori mercato ad oggi comunque assicurati attraverso lo strumento dei contratti di servizi. Il Ministro ha anche sottolineato l'urgenza di interventi sul fronte del trasporto pubblico locale, i cui livelli qualitativi dipendono peraltro dai contratti di servizi regionali.

L'Assemblea è quindi passata allo svolgimento del question time su una serie di argomenti di competenza del Dicastero del lavoro e delle politiche sociali.

In risposta ai quesiti posti dalle sen. Bonfrisco (PdL), Vittoria Franco (PD), Sbarbati (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Germontani (FLI) e Carlino (IdV) su iniziative per favorire l'occupazione femminile, il Ministro Sacconi ha evidenziato come, malgrado i buoni risultati ottenuti grazie alle leggi Treu e Biagi, l'occupazione femminile soffra ancora di un cronico ritardo strutturale. Il Dicastero è impegnato su quattro direttrici: la promozione di servizi di cura all'infanzia; lo sviluppo della contrattazione collettiva e delle buone pratiche atte a favorire la possibilità di coniugare tempi di lavoro e tempi per la famiglia; la ripresa dei contratti di inserimento onde incentivare l'occupazione femminile nei territori dove è maggiore il divario con quella maschile; infine, la riforma complessiva della legislazione in materia di congedi e permessi.

I sen. Castro (PdL), Ghedini (PD), Aderenti (LNP), Sbarbati (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Carlino (IdV) e Castiglione (CN-Io Sud) hanno quindi rivolto al Ministro una serie di quesiti sullo stanziamento di risorse per le politiche sociali e familiari . Il Ministro Sacconi ha ribadito la contrarietà all'immediata omologazione dell'età pensionabile tra uomini e donne a causa della permanenza di condizioni obiettivamente diversificate nell'ambito del mercato del lavoro, tanto è vero che l'equiparazione si è resa possibile soltanto per il settore del pubblico impiego dove il posto di lavoro è maggiormente garantito. Il Ministro ha sottolineato la necessità di superare alcune rigidità nel mercato del lavoro, ad esempio in materia di orario di lavoro, ed ha rilevato come l'incremento del lavoro a tempo parziale garantito dall'attuale legislazione sia risultato provvidenziale proprio per sostenere l'occupazione femminile. Il Ministro Sacconi ha inoltre richiamato a valutare la spesa per il settore sulla base di grandi aggregati, giacché il taglio eventuale di piccoli fondi aggiuntivi non produrrebbe conseguenze negative, posto che il vero problema è costituito da pratiche che in alcune Regioni portano a bruciare risorse nella spedalità sottraendole ai servizi territoriali. Il Dicastero è infine favorevole ad interventi a sostegno delle famiglie, in particolare quelle numerose, nonché a politiche di sostegno alla natalità, e segnala l'insufficiente collaborazione delle ASL nel conferimento all'INPS dei dati necessari per garantire effettività ed efficienza ai servizi per l'autosufficienza delle persone e delle famiglie.

Infine, i sen. Castro (PdL), Nerozzi (PD), Sbarbati (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI) e Lannutti (IdV) hanno rivolto al Ministro domande sulla gestione finanziaria degli enti previdenziali privati. Il Ministro Sacconi ha ammesso che vi sono prospettive preoccupanti per alcune casse previdenziali private o privatizzate, tanto da rendere auspicabili strumenti di gestione intercategoriali e, in alcuni casi, persino di processi di fusione. Dal punto di vista della vigilanza, finora avente carattere cartolare e successiva, ha annunciato che la manovra di finanza pubblica oggi all'esame del Consiglio dei Ministri prevederà la creazione di una Autorità cui affidare una vigilanza invasiva e contestuale sul sistema delle casse private o privatizzate.

(La seduta è terminata alle ore 13:20 )



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