Mercoledì 8 Giugno 2011 - 564ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 15:03)

Il Sottosegretario di Stato per la difesa Crosetto ha reso in Senato un'ampia informativa sui recenti attentati in Libano e Afghanistan che hanno coinvolto militari italiani, fornendo anzitutto una dettagliata ricostruzione degli episodi verificatisi in Libano nei pressi di Sidone nel pomeriggio del 27 maggio, quando l'esplosione di un ordigno ha provocato il ferimento di sei militari italiani, e in Afghanistan nella mattinata del 30 maggio, con un attacco portato alla base dell'organismo di ricostruzione provinciale di Herat (PRT), che ha causato il ferimento di cinque militari italiani. Premesso che l'obiettivo dell'attentato in Libano debba essere identificato nell'UNIFIL piuttosto che nel contingente italiano, il Sottosegretario ha sottolineato l'instabilità della situazione libanese che richiede di razionalizzare la presenza italiana ormai sovradimensionata alla luce del trasferimento del comando, prima affidato al generale Graziano, al contingente spagnolo. Quanto all'episodio verificatosi in Afghanistan, posto che Herat rappresenta il simbolo della transizione nella regione Ovest, obiettivo dell'attentato è senza dubbio quello di bloccare tale processo, anche a costo di farne pagare il prezzo più alto ai civili inermi. Nel conseguente dibattito sono intervenuti i sen. Scanu (PD), Carrara (CN-Io Sud), Pedica (IdV), Galioto (UDC-SVP-Aut-UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Torri (LNP) e Cantoni (PdL) che si sono tutti uniti alle espressioni del rappresentante del Governo di vicinanza e di sostegno alle forze armate impegnate nelle missioni di pace.

L'Assemblea ha quindi ripreso la discussione del ddl n. 2156 recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione e dei connessi ddl nn. 2044, 2164, 2168, 2174, 2346 e 2340.

L'esame del provvedimento era stato interrotto nel corso della mattina dopo la reiezione dell'articolo 1, istitutivo del Piano nazionale anticorruzione; alla ripresa il Governo ha annunciato l'intenzione di presentare un articolo aggiuntivo per rispondere all'esigenza obiettiva di garantire una forma di coordinamento alla lotta alla corruzione, che potrebbe essere assicurata da un Comitato composto da alte autorità politicamente indipendenti già investite di ruoli e responsabilità nell'azione di contrasto alla corruzione e ai fenomeni ad essa connessi. I Sottosegretari di Stato per la giustizia Caliendo e alla Presidenza del Consiglio dei ministri Augello hanno precisato che l'incardinamento del Comitato presso la Presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe carattere puramente tecnico stante l'impossibilità, anche per motivi di copertura finanziaria, di istituire un'apposita Autorità di garanzia ed hanno sottolineato l'esigenza di non deludere le aspettative che Governo e Parlamento hanno suscitato nell'opinione pubblica rispetto ad un tema così sensibile.

I sen. Finocchiaro (PD), D'Alia (UDC-SVP-Aut-UV-MAIE-VN-MRE-PLI), Li Gotti (IdV) e Bruno (API) hanno contestato al Governo di voler riproporre una dipendenza del Comitato dalla Presidenza del Consiglio bocciata ben due volte dall'Assemblea ed hanno indicato nel ritorno in Commissione la strada per individuare un testo rispettoso di quanto già deliberato dal Senato, efficace e rispondente agli impegni internazionali dell'Italia. I sen. Bricolo (LNP), Gasparri, Quagliariello (PdL) e Viespoli (CN-Io Sud), pur rilevando elementi di speculazione politica nell'atteggiamento dell'opposizione, soprattutto laddove non riconosce la terzietà e l'indipendenza di un Comitato composto dalle più alte autorità dello Stato impegnate nella lotta alla corruzione, non hanno escluso la possibilità di un breve passaggio in Commissione alla ricerca di una soluzione condivisa della questione.

Al termine della Conferenza dei Capigruppo appositamente convocata, il Presidente Schifani ha dato conto dell'accordo intercorso tra Governo, maggioranza ed opposizione che prevede domani, in apertura di seduta, la presentazione di un nuovo emendamento governativo che tenga conto delle esigenze rappresentate dai Gruppi di opposizione che sarà immediatamente trasmesso alle Commissioni competenti al fine di definire un testo unanimemente condiviso da esaminare in Assemblea la prossima settimana; nel frattempo proseguirà l'esame del resto dell'articolato. Il Presidente Schifani ha chiuso la seduta esprimendo soddisfazione per il senso di responsabilità istituzionale dimostrato nell'occasione dal Governo e da entrambi gli schieramenti politici che hanno inteso far prevalere l'interesse generale dei cittadini sulle logiche di contrapposizione politica.

(La seduta è terminata alle ore 19:38 )



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