Lunedì 14 Febbraio 2011 - 500ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:38)

Il Senato ha avviato la discussione generale del disegno di legge n. 2518 di conversione in legge del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie.

L'illustrazione del provvedimento, il cosiddetto milleproroghe, è stata svolta dai sen. Pichetto Fratin e Malan (PdL) che ne hanno enucleato gli aspetti salienti, a partire dalla proroga delle disposizioni in materia di cassa integrazione, di accesso delle imprese di autotrasporto per conto terzi al fondo di garanzia, di trasporto pubblico locale e di reti di energia, di emersione fiscale dei fabbricati non accatastati e di partecipazione incrociata in testate giornalistiche ed emittenti radiotelevisive. Vengono aumentate le risorse destinate alla liquidazione del 5 per mille, prorogati gli interventi del cosiddetto decreto Grecia e le misure tributarie e previdenziali in favore di territori colpiti da calamità naturali. Si liberalizza inoltre l'istallazione dei sistemi di telecomunicazione Wi-Fi nel territorio nazionale. I relatori hanno dato conto anche dei numerosi emendamenti approvati in Commissione, tra cui lo scorporo del servizio Bancoposta da Poste italiane, il mantenimento del limite attuale alla partecipazione delle fondazioni nel sistema bancario, la possibilità per le assicurazioni di valutare al costo storico i titoli di Stato di cui sono in possesso, la proroga della norma sulla dismissione degli immobili militari a Roma, la possibilità di aumentare il numero degli assessori per i Comuni con più di un milione di abitanti, la proroga degli sfratti e gli interventi in materia di patto di stabilità interno. Sono stati approvati ulteriori emendamenti in tema di gestione dei rifiuti, pensionamento e trattamento di fine rapporto dei dipendenti pubblici, impiego della magistratura onoraria, sicurezza delle miniere, idoneità alla guida dei ciclomotori, lotta all'evasione fiscale, benefici fiscali a sostegno della produzione cinematografica girata in Italia, istituti scolastici all'estero e sospensione delle demolizioni degli immobili in Campania.

L'Assemblea ha quindi respinto le questioni pregiudiziali e sospensive proposte dai sen. Li Gotti (IdV), Ceccanti (PD) e Poretti (Radicali nel PD), che hanno lamentato la perpetuazione della prassi di rinviare la scadenza di termini non rispettati a causa di inadempienze e ritardi da parte della pubblica amministrazione, l'eterogeneità delle norme contenute nel decreto e, soprattutto, l'attribuzione al Governo della facoltà di rinviare ulteriormente i termini contenuti nel provvedimento utilizzando semplicemente un atto di natura regolamentare.

In discussione generale sono intervenuti i sen. Lusi, Morando, Bastico, Roilo, Stradiotto, Baio, Scanu, Bertuzzi, Biondelli, Fioroni (PD), Spadoni Urbani, Santini, Giuliano (PdL), Baldassarri, De Angelis, Germontani (FLI), Valli (LNP) e Pardi (IdV). Numerose le critiche rivolte al provvedimento e al Governo da parte delle opposizioni. In termini generali, si è lamentata la progressiva dequalificazione del bilancio pubblico, il costante peggioramento della trasparenza della gestione della finanza pubblica, la mancanza di una manovra di politica economica urgente per affrontare la situazione delle famiglie e delle imprese e per sostenere la crescita e lo sviluppo, nonché la sostanziale impreparazione con cui l'Italia giunge ad importanti appuntamenti europei che imporranno nuovi e più stringenti vincoli di bilancio. Fra le tante misure specifiche contenute nel decreto, sono state particolarmente criticate quelle che reintegrano in modo del tutto insufficiente i fondi del 5 per mille, le misure vessatorie nei confronti di alcuni settori, ad esempio le emittenti locali e le parafarmacie, nonché l'assenza di norme che garantiscano finalmente i tanti contribuenti in attesa da tempo di compensazioni fiscali e di pagamenti di crediti di imposta da parte dello Stato.

Nel corso della seduta, il Presidente Schifani ha formalmente comunicato la nomina a Segretario generale del Senato della dottoressa Elisabetta Serafin cui ha rappresentato i sentimenti di unanime stima e apprezzamento per la competenza, il merito, l'imparzialità e la dedizione alle istituzioni repubblicane. Rilevato che per la prima volta il vertice amministrativo di un organo costituzionale è ricoperto da una donna, il Presidente ha rivolto infine il ringraziamento del Senato al dottor Antonio Malaschini, Segretario generale uscente, che continuerà ad offrire il proprio contributo alle istituzioni nel nuovo incarico di Consigliere di Stato. Alle considerazioni espresse dal Presidente si sono associati i sen. Germontani (FLI) e Serra (UDC-SVP-Aut:UV-MAIE-Io Sud-MRE).

(La seduta è terminata alle ore 20:45 )



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