Giovedì 28 Ottobre 2010 - 448ª Seduta pubblica (Antimeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 09:45)

Il Senato ha concluso la discussione di documenti relativi a schemi di Regolamenti comunitari su procedure di sorveglianza e coordinamento delle politiche economiche europee e della connessa.

Il Sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Casero ha evidenziato come l'Europa sia tuttora impegnata a fornire risposte condivise alla grave crisi economica culminata con la vicenda greca, purtroppo in ciò condizionata da alcune debolezze insite nel processo di unificazione. Il confronto tra i Paesi membri risulta ancora sbilanciato nel tentativo di coniugare i diversi obiettivi nazionali piuttosto che nella definizione di una politica economica e di bilancio unitaria da cui far discendere ulteriori passi in direzione di comuni politiche di sviluppo, fiscali e di infrastrutturazione. Ad oggi occorre però adeguarsi all'obiettivo individuato dall'UE come prioritario, vale a dire il rientro dell'eccessivo debito pubblico, di cui sono stati indicati quantificazioni e tempi, anche se il Governo italiano chiede che vengano considerati ulteriori fattori che non possono non incidere sulle scelte di politica economica europea. Il Sottosegretario ha quindi evidenziato l'utilità della risoluzione parlamentare quale strumento volto a rafforzare la posizione del Governo italiano in Europa ed ha in tal senso accolto la risoluzione presentata dalla maggioranza che è stata approvata dall'Assemblea.

Il dibattito, già avviato nella seduta di ieri, è stato integrato dai restanti interventi e dalle dichiarazioni di voto finali da parte dei sen. Leddi, Legnini, Tonini, Cabras (PD), Mascitelli, Boldi (LNP), Bonfrisco, Pichetto Fratin (PdL) e Saia (FLI). Il sen. Rutelli (API) ha accettato l'invito a rinviare ad altra data la deliberazione dell'Assemblea sulla mozione n. 314 sulla politica economica di cui è primo firmatario.

Il Senato ha quindi approvato la mozione n. 331 sulla condanna a morte dell'ex Vice Primo Ministro iracheno Tareq Aziz, convintamente accolta dal Governo.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Scotti, infatti, dopo avere espresso apprezzamento per la trasversalità dell'iniziativa e per la mobilitazione del Paese e del Parlamento a sostegno di una battaglia di civiltà, ha fornito elementi conoscitivi in particolare sulla natura esclusivamente giudiziaria della vicenda su cui il livello politico-istituzionale iracheno non può intervenire. Il Presidente della Repubblica Napolitano e il Ministro degli affari esteri Frattini hanno già dichiarato convinto sostegno alla condanna espressa dall'UE nei confronti della sentenza capitale emessa in danno dell'ex vice premier Aziz e sono stati avviati contatti diplomatici con le autorità irachene affinché la sentenza non venga eseguita sia per ragioni umanitarie e di principio sia perché essa costituirebbe un ostacolo alla riconciliazione nazionale e alla costruzione di un Iraq moderno e democratico. Infine, dopo aver rivolto un appello a Marco Pannella affinché ponga fine allo sciopero della fame e della sete in atto, il Sottosegretario ha ribadito l'impegno e il ruolo dell'Italia, universalmente riconosciuti, nella battaglia contro la pena di morte.

La mozione è stata illustrata dalla sen. Bonino (Radicali nel PD) che ha invocato un'azione volta a ricostruire la verità intorno all'intera vicenda connessa alla guerra in Iraq ed ha sollecitato che la tensione in favore della sospensione della condanna a morte di Tarek Aziz sia mantenuta per salvare tutti gli altri condannati a morte in troppe aree del mondo. A favore della mozione si sono espressi i sen. Bodega, Alberto Filippi (LNP), Perduca (Radicali nel PD), Compagna, Dini (PdL), Viespoli (FLI), Pardi (IdV), D'Alia, Colombo (UDC-SVP-Aut: UV-MAIE-IS-MRE) e Soliani (PD). Unica voce dissonante quella del sen. De Eccher (PdL) che, in dissenso dal Gruppo, ha dichiarato voto di astensione.

(La seduta è terminata alle ore 13:36 )



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