Martedì 22 Dicembre 2009 - 308ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 16:04)

Il Senato ha definitivamente approvato in terza lettura i ddl n. 1791-B recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2010 e bilancio pluriennale per il triennio 2010-2012 e n. 1790-B recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato.

In sede di dichiarazioni di voto finali, il sen. D'Alia (UDC-SVP-Aut) ha espresso il voto di astensione della componente SVP e quello contrario dell'UDC, che valuta la finanziaria dannosa per il Paese, anche per il mancato accoglimento di ragionevoli ed utili proposte emendative avanzate dalle opposizioni. Il Governo, diviso al suo interno, dimostra di adottare ottiche di breve periodo e di non avere alcuna visione strategica.

Il sen. Mascitelli (IdV) ha dichiarato il voto contrario del Gruppo su una finanziaria fortemente appesantita dal passaggio alla Camera dei deputati, ma soprattutto che attesta la mancanza di rapporto reale con i cittadini, molti dei quali in condizioni di enorme difficoltà economiche e che nulla traggono dalle politiche economiche messe a punto dal Ministro dell'economia, sul cui operato la stessa maggioranza è ormai sempre più divisa.

Il sen. Pistorio (MPA-AS) ha invece annunciato la non partecipazione al voto del suo movimento, considerando la legge finanziaria deludente e soprattutto totalmente estranea alle istanze di difesa degli interessi del Mezzogiorno che caratterizzano sin dall'origine il rapporto con il Governo, il quale di fatto e con scelta unilaterale sta emarginando l'MPA dalla possibilità di contribuire all'elaborazione delle politiche governative per il Meridione, non essendo certo la norma manifesto con cui si istituisce la Banca del Sud ciò di cui abbisognano le Regioni meridionali.

Il convinto voto favorevole del Gruppo è stato dichiarato dal sen. Massimo Garavaglia (LNP), che ha sottolineato come l'Italia stia uscendo dalla crisi in condizioni migliori di quelle di altri Paesi, costretti ad assumere misure fortemente restrittive che fortunatamente sono state risparmiate ai cittadini italiani. Ora l'Italia deve raccogliere la sfida relativa alla necessità di recuperare quote di mercato e deve farlo anche attraverso un'accelerazione del processo di riforma dello Stato in senso federale, così da conseguire sia l'obiettivo della diminuzione della spesa pubblica sia quello dell'aumento delle entrate grazie ad una più efficace lotta all'evasione fiscale.

Il sen. Legnini (PD) ha invece dichiarato il convinto voto contrario del Gruppo ad una finanziaria che si inscrive nel solco dei numerosi interventi di politica economica varati dal Governo Berlusconi, tutti improntati alla prudenza quando invece sarebbe stato necessario procedere a manovre robuste per sostenere i redditi e i consumi, riformare gli ammortizzatori sociali, sostenere l'occupazione, incrementare gli investimenti pubblici e privati orientandoli verso l'economia verde. Per di più tale atteggiamento rinunciatario non ha neanche consentito di cogliere l'obiettivo della messa in sicurezza dei conti pubblici, stante il peggioramento di tutti i parametri significativi in tal senso. Anzi, il centrodestra versa ormai in una situazione di crisi identitaria proprio per gli insuccessi e gli arretramenti registratisi sul fronte della pressione fiscale, del controllo della spesa corrente e delle risorse destinate alla sicurezza. Per non parlare della ricostruzione in Abruzzo che, a dispetto degli annunci propagandistici, di fatto non è ancora iniziata.

Infine, il sen. Azzollini (PdL) ha dichiarato il voto favorevole del Gruppo, segnalando il carattere moderatamente espansivo della manovra del Governo, che ha operato in condizioni di estrema difficoltà alla luce della grave crisi internazionale in atto. Tuttavia, la politica economica dell'Esecutivo ha consentito di alleviare i morsi della crisi soprattutto nei riguardi dei cittadini meno abbienti e pone l'Italia nella migliore condizione per cogliere le opportunità che si offriranno nella prossima fase di ripresa. Infatti, il PIL scende meno che in altri Paesi, l'inflazione è sotto controllo e il sistema bancario ha dimostrato di saper reggere alla crisi. L'ultima legge finanziaria prima del passaggio alla legge di stabilità non ha peraltro dimenticato il comparto della sicurezza cui sono state destinate significative risorse ed ha provveduto anche a stanziamenti per il rilancio delle iniziative infrastrutturali.

Nel corso della seduta, il Senato ha proceduto all'elezione di due Senatori Segretari nelle persone della sen. Vicari (PdL) e del sen. Di Nardo (IdV).

Nel rivolgere gli auguri per le imminenti festività natalizie, il Presidente Schifani, soddisfatto per l'andamento della terza lettura in Senato della manovra finanziaria per la cui approvazione non si è ricorso alla questione di fiducia, ha avvertito che la discussione del ddl n. 1908, ultimo punto all'ordine del giorno, è rinviata alla ripresa dei lavori.

(La seduta è terminata alle ore 18:28 )



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