Mercoledì 9 Dicembre 2009 - 298ª Seduta pubblica (Pomeridiana)

(La seduta ha inizio alle ore 17:11)

In apertura di seduta, il Vice Presidente del Senato Chiti ha commemorato la figura di Gabriele De Rosa, scomparso ieri a Roma all'età di 92 anni, richiamandone l'impegno parlamentare protrattosi per tre legislature e ripercorrendone la carriera accademica che lo consacrò come uno dei più importanti interpreti dell'indagine storica in Italia. Capace di leggere in profondità tutte le grandi ideologie di massa che hanno percorso la seconda parte del Novecento, dedicò attenzione all'evoluzione del Mezzogiorno d'Italia e pubblicò opere decisive per la comprensione del movimento cattolico in Italia, della funzione del Partito popolare e del pensiero religioso e politico di Don Luigi Sturzo. Al cordoglio espresso dalla Presidenza si sono associati, a nome del Governo, il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica e i sen. Colombo (UDC-SVP-Aut), Bodega (LNP), Belisario (IdV), Giaretta (PD) e Compagna (PdL).

Il Senato ha poi dedicato la seduta allo svolgimento di mozioni, a partire da quelle sulla persecuzione dei cristiani, con particolare riguardo all'Africa, che sono state accolte, con alcune modifiche, dal Governo e approvate dall'Assemblea.

I sen. Bianconi (PdL), Pardi (IdV) e Soliani (PD) hanno illustrato le rispettive mozioni con cui si chiede al Governo di impegnarsi per contrastare in particolare la persecuzione delle comunità cristiane e più in generale i soprusi perpetrati a danno di persone di ogni etnia o razza a causa della professione del loro credo religioso. Si chiede inoltre di assumere ogni opportuna iniziativa in tutte le sedi comunitarie e internazionali, nonché nell'ambito dei rapporti internazionali bilaterali, affinché vengano garantiti i diritti fondamentali della persona e le libertà religiose e venga posta fine alle violenze e alle persecuzioni alimentate dal fondamentalismo etnico e religioso.

Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri Mantica ha affermato che la tutela della libertà di religione o di credo e delle minoranze religiose rappresenta una delle priorità dell'azione dell'Italia in materia di diritti umani ed ha ricordato come il 16 novembre scorso il Consiglio affari generali e relazioni esterne che riunisce i Ministri degli esteri europei abbia posto all'ordine del giorno il problema degli atti di violenza contro le persone appartenenti a minoranze religiose, indicando nella difesa della libertà di religione non tanto una difesa del cristianesimo quanto la difesa di un principio che è fondante dell'Unione Europea. Inoltre, sotto la Presidenza svedese l'Europa ha approvato una risoluzione che ribadisce la centralità del tema della difesa della minoranze religiose nella politica estera dell'Unione e l'intenzione di considerare ulteriori iniziative per promuovere l'azione a favore della libertà di religione. Europa e Italia sono poi state fortemente impegnate in sede di Assemblea generale delle Nazioni Unite per sostenere un'importante risoluzione contro l'intolleranza religiosa, che è poi stata approvata. Il Sottosegretario ha infine fornito elementi informativi in relazione all'attività di gruppi armati in alcune regioni africane, i cui metodi e le cui finalità ne attestano le caratteristiche eminentemente criminali.

Nel corso del dibattito e in sede di dichiarazioni di voto, i sen. Perduca, D'Ubaldo, Mariapia Garavaglia (PD), Malan, Santini, Quagliariello (PdL), Pedica (IdV) e Leoni (LNP) hanno sottolineato l'importanza degli impegni assunti dal Governo, seppur evidenziando differenti aspetti coinvolti dalla tematica. Da una parte si è ricordato come la comunità cristiana sia la più colpita da persecuzioni di stampo religioso e come l'Europa non potrà assumere iniziative efficaci finché non riconoscerà le sue radici cristiane. D'altra parte si è rimarcata l'importanza di politiche di reale integrazione all'interno delle singole comunità nazionali e si è sottolineato come la lotta contro l'intolleranza e le persecuzioni sia il miglior modo per compiere ulteriori passi avanti verso la civilizzazione mondiale.

L'Assemblea e quindi passata ad esaminare le mozioni sugli uffici consolari all'estero. I sen. Micheloni (PD) e Pedica (IdV) hanno illustrato le motivazioni alla base delle richieste rivolte al Governo, tra le quali il mantenimento di un costante confronto con il Parlamento, in una sede preliminare da individuare, per definire le modalità di razionalizzazione degli uffici diplomatici; l'avvio di un confronto con le Commissioni parlamentari competenti per una valutazione strategica del ruolo della rete degli uffici all'estero; la contestuale realizzazione del processo di riorganizzazione dell'amministrazione centrale del Ministero degli affari esteri. La discussione e la replica del rappresentante del Governo sono state rinviate a domani.

(La seduta è terminata alle ore 20:02 )



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