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Affari europei - Cooperazione interparlamentare

Gruppo di controllo parlamentare congiunto delle attività di Europol

Introduzione

Il Gruppo specializzato di controllo parlamentare congiunto (Joint Parliamentary Scrutiny Group - JPSG) sull'Agenzia dell'Unione europea per la cooperazione nell'attività di contrasto (Europol) è stato istituito ai sensi degli articoli 88 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE) e 51 del regolamento (UE) 2016/794 del Parlamento europeo e del Consiglio.

Europol, con sede a L'Aja, ha il compito di sostenere e potenziare l'azione delle autorità competenti degli Stati membri e la loro reciproca cooperazione nella prevenzione e nella lotta contro la criminalità grave che interessa due o più Stati membri, il terrorismo e le forme di criminalità che ledono un interesse comune oggetto di una politica dell'Unione.

Come previsto dall'art. 51 del regolamento (UE) 2016/794, il Gruppo specializzato "esercita un monitoraggio politico delle attività di Europol nell'adempimento della sua missione, anche per quanto riguarda l'impatto di tali attività sui diritti e sulle libertà fondamentali delle persone fisiche".

Il Gruppo si riunisce due volte l'anno ed è composto da rappresentanti dei Parlamenti degli Stati membri che applicano il regolamento Europol: un massimo di quattro componenti per Parlamento, con possibilità per i bicamerali di nominare fino a due componenti per ciascuna Camera.

Il regolamento interno - adottato a Sofia nel marzo 2018 e modificato, da ultimo, nel corso della riunione svoltasi a Bruxelles il 25-26 ottobre 2021 - disciplina il funzionamento e la composizione del Gruppo in coerenza con la sua specifica natura di organismo di vigilanza e di controllo piuttosto che di Conferenza interparlamentare tradizionale. Così il Gruppo ha, tra l'altro, il potere di:

1) convocare il Presidente del Consiglio di amministrazione di Europol, il Direttore esecutivo o i suoi vice, nonché il Garante europeo per la protezione dei dati (art. 2.3 del regolamento);

2) invitare alle proprie riunioni ospiti ed esperti con esperienza rilevante per i propri compiti e funzioni (art. 2.3);

3) convocare riunioni straordinarie al fine di affrontare questioni urgenti o che "non possano ragionevolmente essere inserite nell'ordine del giorno delle riunioni ordinarie" (art. 3.5);

4) istituire sottogruppi il cui mandato, ruolo, finalità, obiettivo e metodi di lavoro vengono stabiliti ad hoc (art. 3.6);

5) tenere riunioni segrete quando richiesto dalla natura delle informazioni da discutere (art. 4.1 c);

6) indirizzare ad Europol quesiti, sia orali che scritti. Questi ultimi possono anche essere formulati al di fuori delle riunioni ed essere indipendenti dagli argomenti iscritti all'ordine del giorno (art. 4.2).

Il Gruppo può adottare Conclusioni sintetiche sull'esito delle riunioni. A questo fine la proposta iniziale redatta dalla Troika presidenziale è sottoposta agli Stati membri, che possono presentare emendamenti. È altresì prevista una forma di registrazione del dissenso: dopo l'approvazione delle Conclusioni sintetiche ad opera del Gruppo specializzato, i Parlamenti o le Camere che intendano promuovere un punto di vista specifico possono presentare osservazioni, che saranno allegate alle Conclusioni (art. 4.7 del regolamento).

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