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Mercoledì 11 Dicembre 2024 - 252ª Seduta pubblica

(La seduta ha inizio alle ore 10:05)

L'Assemblea ha approvato definitivamente il ddl n. 1264 recante disposizioni in materia di lavoro, collegato alla manovra di finanza pubblica.

Il testo si compone di 34 articoli e introduce una serie di misure relative a lavoro, previdenza e formazione: modifica la normativa su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; semplifica ricorsi amministrativi INAIL e INPS e aggiorna regole su contratti a termine e apprendistato; rafforza la tutela per lavoratori autonomi in caso di maternità o emergenze e regola i fondi di solidarietà bilaterali; include norme per semplificare procedimenti previdenziali e garantire portabilità di contributi. Infine, vengono rafforzati il monitoraggio delle politiche per le famiglie e la formazione, con un focus a migliorare la gestione degli enti previdenziali e il coordinamento istituzionale.

Nella seduta di ieri sono state respinte le questioni pregiudiziali ed è iniziata la discussione generale, che si è conclusa oggi con gli interventi dei sen. Bergesio (LSP), Annamaria Furlan (PD) e Berrino (FdI). In replica, la relatrice, sen. Mancini (FdI), ha elogiato il provvedimento per la capacità di semplificare e tutelare i lavoratori, con un focus sulla sicurezza e sulla formazione continua, rigettando l'idea che crei precarietà. Il Sottosegretario per il lavoro e le politiche sociali Durigon ha rivendicato il taglio strutturale del cuneo fiscale per 10 miliardi annui, l'aumento dell'occupazione e l'attenzione alla sicurezza sul lavoro, invitando tutte le forze politiche a collaborare per trovare soluzioni condivise.

Nelle dichiarazioni finali hanno annunciato voto favorevole i sen. Guidi (Cd'I), che ha apprezzato l'approccio del provvedimento, mirato a migliorare il benessere psicologico e le condizioni lavorative dei lavoratori, oltre a ridurre la burocrazia; Silvestro (FI-BP), che ha elogiato l'obiettivo di migliorare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro e di favorire una maggiore mobilità e qualità occupazionale; Elena Murelli (LSP), che ha ribadito l'impegno del Governo nella semplificazione normativa e nella tutela dei lavoratori attraverso misure come il sostegno alla contrattazione collettiva, il contrasto agli abusi nei contratti e l'attenzione alle categorie più vulnerabili; Zaffini (FdI), che ha richiamato l'attenzione sulla necessità di un dibattito serio su sviluppo e produttività, criticando l'atteggiamento politico di alcuni sindacati ed esortando il Governo a ribaltare il paradigma della lotta di classe. Hanno annunciato voto contrario i sen. Daniela Sbrollini (IV), che ha criticato la deregolamentazione del mercato del lavoro e l'assenza di misure efficaci per ridurre precarietà, disoccupazione giovanile e divario salariale di genere;De Cristofaro (Misto-AVS), che ha espresso un netto dissenso su un provvedimento propagandistico, accusando la maggioranza di aver ignorato le proposte dell'opposizione, incluso il salario minimo, e di aver reintrodotto misure come le dimissioni in bianco; Mazzella (M5S), secondo cui l'approccio della maggioranza favorisce la competitività basata sulla riduzione dei costi del lavoro, compromettendo la stabilità occupazionale e la crescita economica del Paese; Susanna Camusso (PD) che ha denunciato un atteggiamento che mina la contrattazione collettiva e favorisce la precarizzazione del lavoro, invocato la necessità di norme che garantiscano rappresentanza sindacale autentica e condizioni di lavoro dignitose.

L'Assemblea ha avviato l'esame del ddl n. 1318 recante legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, approvato dalla Camera dei deputati.

I relatori, sen. Potenti (LSP) e Ancorotti (FdI), hanno illustrato il testo, che si articola in quattro Capi. Il Capo I (articoli 1-16) disciplina le concessioni autostradali, prevedendo procedure di evidenza pubblica, limiti al project financing e obblighi di manutenzione a carico dei concessionari; vengono regolati la durata massima delle concessioni (quindici anni) e i relativi piani economico-finanziari. Il Capo II (articoli 17-27) introduce norme per la rilevazione di prezzi, portabilità dei dati assicurativi e semplificazioni per i trasporti e le attività commerciali, con misure a favore dei consumatori e contro pratiche scorrette. Il Capo III (articoli 28-38) promuove le start-up innovative attraverso incentivi fiscali, sostegni a incubatori e acceleratori, e nuove regole per la permanenza nel registro speciale. Il Capo IV (articoli 39 e 40) include le disposizioni finanziarie e prevede l'entrata in vigore immediata della legge.

Hanno preso parte alla discussione generale i sen. Elisa Pirro e Nave (M5S), Raffaella Paita (IV), Cantalamessa (LSP) e Nicita (PD). In replica, il relatore, sen. Ancorotti (FdI), ha rimarcato l'importanza del tentativo dell'Esecutivo di costruire una politica industriale, anche tramite misure a favore selle start-up per facilitare e rendere maggiormente competitivo il sistema imprenditoriale, con attenzione anche alle piccole e medie imprese. Il sottosegretario per le imprese e del made in Italy Bitonci, anticipando che l'anno venturo verranno trattate altre due tematiche, professioni e concorrenza, ha sottolineato i provvedimenti assunti quest'anno a vantaggio dei consumatori (in materia di polizze catastrofali e di trasparenza dei prezzi, con riferimento al fenomeno della shrinkflation e delle bollette energetiche, che hanno trovato condivisione trasversale), di esercenti e imprenditori, come le norme su dehors e start-up.

Durante l'esame dell'articolato, sono stati accolti gli ordini del giorno G1.1, G1.2 (testo 2), G24.1 (testo 2) e, come raccomandazione, il G13.1 ed è stato approvato il G18.1.

(La seduta è terminata alle ore 19:11 )

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