Biblioteca - Storia e raccolte

Il trasferimento a Palazzo della Minerva

La facciata di Palazzo della Minerva, nuova sede della Biblioteca

L'idea di rinnovare profondamente la Biblioteca del Senato, destinando ad essa una sede esclusiva, appartiene a Giovanni Spadolini: fu sotto la sua presidenza che, nel 1991, il Senato della Repubblica acquisì il Palazzo della Minerva, fino ad allora sede del Ministero degli affari regionali e, in anni più lontani, del Ministero della pubblica istruzione.

Negli anni Novanta, durante i lavori di ristrutturazione architettonica di Palazzo della Minerva, la Biblioteca, parallelamente allo svolgimento dei suoi compiti istituzionali, ha affrontato il problema di aggiornare e adeguare le sue strutture in vista del progetto di trasferimento, attraverso la pianificazione delle soluzioni tecniche e delle risorse umane per il trasloco di un imponente patrimonio librario, nella consapevolezza che accanto alla gestione tecnica del trasferimento fosse necessario approntare un progetto culturale di cui la nuova Biblioteca sarebbe stata protagonista.

La decisione sottintendeva un preciso progetto culturale di salvaguardia e incentivo della funzionalità della Biblioteca e di impegno per una sua decisa modernizzazione, non escludendo a tal fine il progetto di un coordinamento con l'analoga struttura facente capo alla Camera dei Deputati. Soprattutto, la scelta dava corpo alla possibilità di fare della Biblioteca non più una sede di studio riservata alle necessità dei soli senatori e di pochissimi studiosi, ma un'istituzione culturale di rilievo anche esterno, che rendesse disponibile ad un più ampio pubblico di studiosi e ricercatori il suo patrimonio librario e documentario di indiscussa rarità e pregio.